Gli investimenti sono il terreno dove il discount vuole conquistare quote di mercato sulla concorrenza. Nel corso degli anni, dalla metà del 1980 in avanti, si è sempre vissuta una situazione dove il mercato lo costruiva chi investiva di più, incontrando il favore dei consumatori.
Fu così per gli Ipermercati che, almeno, per un ventennio, sino alla metà della prima decade degli anni 2000, furono considerati il formato che avrebbe trasformato il mercato a suon di investimenti, a discapito della storica distribuzione tradizionale.
Successivamente, alla luce delle sue difficoltà, per diverso tempo si vide una crescita di negozi di vicinato di grandi dimensioni, considerati (tutt’ora) come una soluzione alla depressione delle vendite. Invece da circa cinque anni stiamo vivendo un altro fenomeno: quello di grandissimi investimenti (come fu quello degli Ipermercati) ad opera di pochi player ma con la differenza che è la numerica dei punti vendita che cambia: trent’anni fa se ne aprivano meno con bacini di utenza vastissimi, oggi i discount sono negozi di vicinato, e quindi se ne aprono moltissimi con grandi investimenti ad opera di quei pochi attori che se lo possono permettere. Il consumatore, invece, non è cambiato radicalmente, è solo più sollecitato, ha più opportunità di scelta che si possono anche unire tra loro in virtù del concetto di “vicinato”.
Il nord ovest è un terreno di conquista per tutti i grandi player del formato di convenienza: da Eurospin (Spesa Intelligente) a Lidl, e da Md ad Aldi. Il consumatore possiede la miglior disponibilità di spesa d’Italia, ed il territorio è fertile perchè la quota degli ipermercati è molto alta, e questi rappresentano spesso punti di appoggio utili, come anche i superstore, per dare serenità ai retailer di convenienza nel comprendere che i consumatori verranno divisi equamente, un 20-25% di coloro che spendono nei grandi formati, integreranno i loro acquisti nei discount.
Così non sorprende scoprire attraverso fonti stampa territoriali che nel corso dell’anno, o più facilmente durante il primo semestre del prossimo, si avranno due ulteriori aperture (nel comparto Discount) in Area 1 e, più precisamente, sembra che chi investe siano Lidl e (forse) di MD.
Il giornale Malpensa24 il 26 Maggio 2022, infatti, riporta che a Samarate, in provincia di Varese, Lidl prenderà il posto della ex Fonderia Ruote Marchesini. Si tratta di un progetto avviato nel 2018 e che, probabilmente, porterà all’apertura del punto vendita nel 2023. Vale la pena ricordare che sono pochissimi mesi fa proprio a Samarate (circa 16 mila abitanti) è stato appena aperto un Eurospin. L’analisi sotto sarà, quindi, quanto mai interessante per comprendere che accadrà con i maggiori player in campo.
L’insediamento del nuovo Lidl avverrà su un’area di ben 11.564 mq totali (la struttura dismessa verrà demolita) mentre lo store, invece, avrà una superficie di vendita di circa 1.300 mq. Invece, dell’apertura potenziale di MD siamo informati da Cremona Sera del 24 Maggio 2022. Questo nuovo punto vendita dovrebbe avere una superficie di circa 1.500 mq e sorgere lungo via Mantova, tra i comuni di Vescovato e Cicognolo.
Nell’articolo analizzeremo i bacini di utenza di queste due nuove strutture e, ancor più interessante, cercheremo di comprendere chi soffrirà da queste, chi si vedrà minacciato nel suo status quo attuale. Per fare ciò ci appoggeremo ai dati forniti dalla piattaforma GeoRetail per analizzare in dettaglio i bacini d’utenza ed i mercati dove si innesteranno i due discounters. Avremo occasione di vedere che si tratta di negozi differenti, Lidl pesterà i piedi ai suoi diretti concorrenti mentre MD prenderà di mira il format Iper.
Alla fine delle due analisi, e delle relative conclusioni ci soffermeremo in un aspetto decisamente interessante: quali sono le differenze, per i discount, tra investimenti compiuti in Sicilia, dove detengono una quota eccezionale (circa il 35%, si legga mio recente articolo) e l’area 1 dove la situazione ambientale è differente. Si noterà diverse peculiarità che è davvero necessario conoscere in termini dtatistici (le differenze di performance e le differenze ambientali).
L’analisi (Lidl)
L’immagine riportata qui sotto, resaci disponibile dalla piattaforma GeoRetail, evidenzia la nuova apertura di Lidl con un pallino verde.
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Gli investimenti sono il terreno dove il discount vuole conquistare quote di mercato sulla concorrenza. Nel corso degli anni, dalla metà del 1980 in avanti, si è sempre vissuta una situazione dove il mercato lo costruiva chi investiva di più, incontrando il favore dei consumatori.
Fu così per gli Ipermercati che, almeno, per un ventennio, sino alla metà della prima decade degli anni 2000, furono considerati il formato che avrebbe trasformato il mercato a suon di investimenti, a discapito della storica distribuzione tradizionale.
Successivamente, alla luce delle sue difficoltà, per diverso tempo si vide una crescita di negozi di vicinato di grandi dimensioni, considerati (tutt’ora) come una soluzione alla depressione delle vendite. Invece da circa cinque anni stiamo vivendo un altro fenomeno: quello di grandissimi investimenti (come fu quello degli Ipermercati) ad opera di pochi player ma con la differenza che è la numerica dei punti vendita che cambia: trent’anni fa se ne aprivano meno con bacini di utenza vastissimi, oggi i discount sono negozi di vicinato, e quindi se ne aprono moltissimi con grandi investimenti ad opera di quei pochi attori che se lo possono permettere. Il consumatore, invece, non è cambiato radicalmente, è solo più sollecitato, ha più opportunità di scelta che si possono anche unire tra loro in virtù del concetto di “vicinato”.
Il nord ovest è un terreno di conquista per tutti i grandi player del formato di convenienza: da Eurospin (Spesa Intelligente) a Lidl, e da Md ad Aldi. Il consumatore possiede la miglior disponibilità di spesa d’Italia, ed il territorio è fertile perchè la quota degli ipermercati è molto alta, e questi rappresentano spesso punti di appoggio utili, come anche i superstore, per dare serenità ai retailer di convenienza nel comprendere che i consumatori verranno divisi equamente, un 20-25% di coloro che spendono nei grandi formati, integreranno i loro acquisti nei discount.
Così non sorprende scoprire attraverso fonti stampa territoriali che nel corso dell’anno, o più facilmente durante il primo semestre del prossimo, si avranno due ulteriori aperture (nel comparto Discount) in Area 1 e, più precisamente, sembra che chi investe siano Lidl e (forse) di MD.
Il giornale Malpensa24 il 26 Maggio 2022, infatti, riporta che a Samarate, in provincia di Varese, Lidl prenderà il posto della ex Fonderia Ruote Marchesini. Si tratta di un progetto avviato nel 2018 e che, probabilmente, porterà all’apertura del punto vendita nel 2023. Vale la pena ricordare che sono pochissimi mesi fa proprio a Samarate (circa 16 mila abitanti) è stato appena aperto un Eurospin. L’analisi sotto sarà, quindi, quanto mai interessante per comprendere che accadrà con i maggiori player in campo.
L’insediamento del nuovo Lidl avverrà su un’area di ben 11.564 mq totali (la struttura dismessa verrà demolita) mentre lo store, invece, avrà una superficie di vendita di circa 1.300 mq. Invece, dell’apertura potenziale di MD siamo informati da Cremona Sera del 24 Maggio 2022. Questo nuovo punto vendita dovrebbe avere una superficie di circa 1.500 mq e sorgere lungo via Mantova, tra i comuni di Vescovato e Cicognolo.
Nell’articolo analizzeremo i bacini di utenza di queste due nuove strutture e, ancor più interessante, cercheremo di comprendere chi soffrirà da queste, chi si vedrà minacciato nel suo status quo attuale. Per fare ciò ci appoggeremo ai dati forniti dalla piattaforma GeoRetail per analizzare in dettaglio i bacini d’utenza ed i mercati dove si innesteranno i due discounters. Avremo occasione di vedere che si tratta di negozi differenti, Lidl pesterà i piedi ai suoi diretti concorrenti mentre MD prenderà di mira il format Iper.
Alla fine delle due analisi, e delle relative conclusioni ci soffermeremo in un aspetto decisamente interessante: quali sono le differenze, per i discount, tra investimenti compiuti in Sicilia, dove detengono una quota eccezionale (circa il 35%, si legga mio recente articolo) e l’area 1 dove la situazione ambientale è differente. Si noterà diverse peculiarità che è davvero necessario conoscere in termini dtatistici (le differenze di performance e le differenze ambientali).
L’analisi (Lidl)
L’immagine riportata qui sotto, resaci disponibile dalla piattaforma GeoRetail, evidenzia la nuova apertura di Lidl con un pallino verde.
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