Interporto punta alla GDO! intervista esclusiva a Pietro Spirito

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Nuovo il Consiglio di Amministrazione per Interporto S.p.A., nuove le strategie – che il neo eletto Presidente Pietro Spirito ci illustra – per far decollare il progetto nato nel 1971 e che vuole oggi dare una svolta futurista e internazionale alla logistica italiana.
Abbiamo chiesto a Spirito, in un’intervista esclusiva, l’importanza della GDO per Interporto SpA e quali azioni l’azienda bolognese stia per mettere in pista per conquistarla e farsi eleggere partner strategico.

Interporto S.p.A. è un’azienda con un fatturato di 5 milioni di euro nel 2015 che intende raddoppiare nel corso dei prossimi tre anni grazie a investimenti significativi (8 milioni di euro) e la sinergia con industria e GDO.
Crocevia di 4 corridoi: Ovest, Est, Nord-Sud e Tirreno-Adriatico, la regione Emilia Romagna e in particolare Bologna, si pone nella posizione più favorevole per lo sviluppo di un’efficiente rete logistica.
Spirito parla di luogo ideale non solo per l’industria, al centro di trattative avviate da tempo, ma anche di Grande Distribuzione Organizzata, che comincia a guardare con interesse alle possibilità offerte dall’area logistica e che sta iniziando le negoziazioni.
A cavallo tra i due settori, Interporto è intenzionato a ribaltare la situazione attuale, che ha visto nel 2015 un calo del traffico ferroviario (-1,5%) e un incremento del traffico su gomma (+5,8%) rispetto al 2014, che attesta la leadership di quest’ultima nella gestione logistica con il 70% del traffico merci e problematiche che tutti conosciamo.
Oltre a diverse realtà già presenti tra cui Yoox il colosso della moda on-line (con le sue 25.000 spedizioni, in sviluppo dopo la fusione con Net-a-Porter che ha confermato Interporto come base logistica), hanno già aderito al progetto e insediato i propri magazzini qui anche Grandi Salumifici Italiani, Camst e Naturasì.

D. Questi tre player quale accordo hanno con Interporto?

R. Grandi salumifici Italiani ha un suo magazzino centrale che raccoglie tutta la produzione dei 14 stabilimenti Italiani. Così è per Camst e per NaturaSi’ (l’ultima entrata), che a Bologna farà il centro di smistamento di tutte le sue merci. Noi offriamo i servizi e gli spazi o i magazzini a seconda delle richieste e necessità. I servizi equivalgono a quelli di una piccola città dove ognuno gestisce il proprio business ma insieme ci si divide logistica e altre efficienze.

D. Oltre a NaturaSì, quali altri player della GDO stanno per entrare o entreranno?

R. Non posso fare anticipazioni, ma siamo in trattativa con altri soggetti della Grande Distribuzione. La GDO sta cambiando profondamente entrando sempre più direttamente nel governo del sistema logistico, dobbiamo essere attenti osservatori di tale cambiamento che dobbiamo intercettare. Loro hanno la massa critica necessaria a massimizzare l’efficienza del trasporto ferroviario, sono grandi assorbitori di volumi di merci importanti e sono quindi per vocazione un interlocutore per organizzare servizi intermodali.

D. Come vede lo sviluppo del vostro business con la GDO?

R. Ci sono grandi possibilità prima di tutto vi è la necessità di ripristinare una rete di collegamenti ferroviari intermodale con il sud Italia. Molte produzioni sono fatte al nord e necessitano di raggiungere il sud in tempi brevi, inoltre sono nati centri logistici molto grandi della GDO in Sicilia, Puglia, Campania che sono serviti oggi prevalentemente da gomma per cui c’è molto su cui lavorare e molto lavoro per il trasporto su rotaie. Bologna è in posizione baricentrica dei servizi. In aggiunta, grazie alle nuove linee dell’alta velocità, i treni veloci che viaggiavano sulla rete storica hanno liberato tracce orarie fornendo alla rete merci grandi possibilità di sviluppo. Infine possiamo combinare il trasporto ferroviario con il trasporto marittimo, per esempio Trieste sta costruendo il 6° molo che sarà con binario a banchina, questo permetterà di caricare direttamente il treno senza scarico-trasporto-ricarico dei vecchi sistemi portuali, un bel beneficio insomma in termini di efficienza temporale e di costo.

D. Riassumendo: qual’è la vostra offerta?
R. Una grande Infrastruttura modulabile ed adattabile alle esigenze dell’azienda, che privilegia un trasporto efficiente, dove il trasporto su gomma è relegato solo all’ultimo miglio. La riduzione delle tempistiche di arrivo merce a destinazione, minori costi rispetto al trasporto tradizionale e la possibilità di spedire anche quando questo non può per fermo obbligatorio, per esempio nei fine settimana o nei giorni festivi. Flessibilità negli orari di ricevimento merce e sdoganamento.

interporto spa

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