Il mercato della GDO sta cambiando: uno studio per capire chi rischia e chi sarà protagonista nel prossimo futuro

I retailer della GDO sono molto concentrati sulle tensioni inflattive in corso ma non si rendono conto cosa sta avvenendo "sul campo": il mercato si sta lentamente saturando perchè gli spazi per nuove aperture "profittevoli" scarseggiano. Eppure i più grandi player dovranno continuare ad investire con il risultato che si comprimeranno con decisione i ritorni economici di tutti quanti. Da ora in avanti è quindi fondamentale tenere sotto controllo gli stati patrimoniali dei protagonisti della GDO

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Ci stiamo arrivando; piano ma ci avviciniamo. I bacini di utenza in diverse zone d’Italia sono saturi, gli spazi dove aprire nuovi negozi di dimensioni medie con relativi parcheggi in zone con una interessante densità di popolazione residente sono sempre meno, e quindi le strategie della GDO devono cambiare, e stanno già cambiando (a tal proposito leggi articolo su apertura Eurospin ed anche un altro articolo su apertura Alì Supermercati).

I principali attori del discount sono coloro i quali hanno dato una svolta al mercato negli ultimi cinque anni, passando da 10-12 aperture a 50 in un anno, con rilevanti investimenti e causando in ogni bacino di utenza approcciato una forte alterazione degli equilibri preesistenti.

Ogni nuova apertura non genera mai un incremento del fatturato dell’area in cui opera, semmai lo redistribuisce creando nuovi equilibri. Qualche anno fa i principali discounters, dopo aver ammodernato la loro offerta e le loro strategie, hanno compreso che aprire in prossimità di un supermercato, anche di successo, non era una follia. Il fatturato si distribuiva sistematicamente ed una buona fetta di esso andava sempre al formato di convenienza. Ovviamente “la piazza” si altera sulla base dei competitor presenti. Basta leggere i dati di mercato forniti da IRI o Nielsen per comprendere che da qualche anno ci sono alcuni punti vendita che riescono a continuare ad avere successo sul consumatore, ed altri che invece soffrono terribilmente l’evoluzione del mass market retail.

Non è tanto il consumatore che cambia (anche, ma molto lentamente) è il mercato che si trasforma

Perchè noi di GDONews siamo così attenti a raccontare le nuove aperture dei supermercati e ci avvaliamo del supporto di una piattaforma (GeoRetail) che analizza i bacini di utenza?

Perchè abbiamo compreso che è dalla somma di tutti questi eventi che si generano i cambi e gli aggiornamenti del mercato. Si prendano, come già scritto, i casi delle due aperture di Eurospin a Pescantina (VR) ed Alì a Treviso; entrambi sono investimenti realizzati in aree con poca densità abitativa, un principio sino a qualche anno fa totalmente illogico. Oggi non lo è più. Chi scrive ricorda sempre il mitico e storico Direttore Generale di Selex, Riccardo Francioni, che quando spiegava le logiche di successo dei supermercati, soleva dire: “I supermercati non hanno le ruote“.

Lidl durante la manifestazione per i suoi 30 anni ha spiegato, per bocca del suo Presidente Massimiliano Silvestri, che il loro obiettivo è arrivare a 1.000 punti vendita entro il 2030. MD vuole arrivare a 1.000 negozi molto prima, Eurospin non dice nulla ma ne apre 50 all’anno, insomma quando finirà questa corsa?

Queste tre imprese, assieme a poche altre, si distinguono dal resto del mercato per una semplice ragione: sono tutte estremamente patrimonializzate. Questo è ciò che fa la differenza. Allora per guardare al futuro e cercare di comprendere qualcosa esiste un solo modo: capire chi sarà che potrà più facilmente sopravvivere, e lo si comprende in un solo modo, verificando la solidità delle singole aziende.

Per tale ragione inizieremo un ciclo di studi che analizzeranno proprio questo aspetto, e lo si farà con una metodologia analitica e professionale. Avvalendoci del dott. Di Napoli, senior Partner della società Numeri di Valore Srl, studieremo e vi racconteremo la storia di buona parte dei retailers italiani degli ultimi dieci anni: dalle prestazioni di fatturato, agli utili sino ad arrivare alla patrimonializzazione.

Si legga, a tal proposito lo studio dedicato alla Fratelli Arena Srl e New FDM Spa. Nelle prossime settimane pubblicheremo gli studi su Supermercati Martinelli e Tosano Supermercati e, successivamente, quello dedicato a In’s Mercato e Penny Market. Tutti sono accessibili, con grafici, tabelle e minuziose spiegazioni, agli abbonati PREMIUM e RETAILER.

Per comprendere quanto un determinato retailer sia patrimonializzato è sufficiente leggere l’ultimo Bilancio, è chiaro. Il nostro intento è un altro, molto più serio: è quello di comprendere come si è arrivati ad un determinato stato patrimoniale, in quanto tempo, in particolare in quali anni questo si è maggiormente consolidato, come e perchè. Solo da questo genere di studi si può, di conseguenza, avere una fotografia del presente rivolgendosi al futuro, ed allora sarà più semplice individuare chi saranno i protagonisti del futuro.

 

Dott. Andrea Meneghini
Analista ed esperto di Grande Distribuzione alimentare. E’ un attento osservatore delle dinamiche evolutive dei diversi format in Italia ed in Europa. Collabora con alcuni Gruppi della GDO italiana nelle aree di crisis communication management e news management. Affianca la Direzione Generale di alcuni Gruppi della GDO nella gestione delle strategie aziendali. Collabora anche con aziende del Mass Market Retail all'estero come assistant manager sull'italian food. Si può contattare scrivendo a meneghini@gdonews.it

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