
Il presente, ma soprattutto il futuro prossimo della GDO non sarà per nulla semplice, i costi di gestione sono inesorabilmente orientati verso incrementi decisi, e lo sviluppo intenso di alcuni player provocherà inevitabilmente la diminuzione dei ricavi di molti altri.
Oggi più che mai è determinante aver seminato bene per poter far fronte ad un futuro che appare incerto e sicuramente preoccupante per la tenuta dei conti economici.
Gli effetti degli incrementi energetici iniziano a farsi sentire, non sono solamente un problema dell’industria di produzione, anche il retailer soffre questi costi che hanno un’incidenza decisamente rilevante, seconda solo a quella del personale.
In un nostro editoriale si è già scritto che quei retailers che oggi godono di buona capacità finanziaria hanno molte più probabilità di sopravvivere bene a questo periodo e senza troppe preoccupazioni: possono investire sullo sviluppo e l’ammodernamento della rete, possono fare investimenti sulle poche posizioni strategiche ancora disponibili sul mercato, ed ancora possono far fronte all’incremento dei costi di gestione ed, eventualmente, assorbire le perdite determinate sia dalla competitività del mercato sia dalla diminuzione dei volumi di vendita.
Si faccia attenzione, è arrivato il momento di avere tutti una perfetta conoscenza dello stato patrimoniale degli attori del mercato, ma ancor di più è doveroso conoscere perfettamente i comportamenti che questi hanno assunto negli ultimi dieci anni: ad esempio, chi di loro ha investito nell’azienda? Chi ha destinato una parte (quale) o tutti gli utili a riserva per irrobustire l’impresa? Chi non lo ha fatto? Queste sono informazioni fondamentali per capire la serietà degli attori del mercato, oltre ai loro numeri generali.
L’indagine, accessibile con grafici e tabelle da tutti gli abbonati Premium e Retailer, sarà condotta su quelle aziende della GDO che avranno depositato il bilancio di esercizio del 2021, e si approfitterà sia per raccontarlo che per approfondire gli aspetti indicati sopra, verificando i numeri degli ultimi dieci anni.
Fratelli Arena e New FDM: due strategie diverse
Iniziamo con due attori che hanno già depositato i loro Bilanci del 2021 e che operano in concorrenza in un medesimo territorio, la Sicilia: sono la Fratelli Arena Srl, del gruppo VèGè di cui esprime la Presidenza e la New FDM Spa, il nuovo Master Franchisee di Coop Alleanza 3.0.
Ad oggi queste condividono solo il territorio, perchè i percorsi ed i risultati delle due sono decisamente differenti.
New FDM Spa ha, in media, portato a riserva (patrimonializzato, oppure più semplicemente irrobustito l’azienda) negli ultimi dieci anni il 66% degli utili di esercizio (i suoi guadagni), sebbene il suo comportamento sia stato virtuosissimo sino al 2019 (si pensi che nel quinquennio 2015-2019 la crescita del patrimonio netto aziendale fu del 269%). Dopo tale data gli utili sono stati i migliori della storia dell’impresa ma destinati solo ad investimenti. Il risultato è che ad oggi l’azienda non è troppo patrimonializzata sebbene sia, come risaputo, in forte evoluzione sia progettuale che di ricavi. I numeri li vedremo sotto.
La Fratelli Arena ha vissuto un percorso diverso: nel corso della sua storia ha patrimonializzato l’azienda portandola ad una straordinaria solidità, si pensi che negli ultimi 6 anni, quelli della straordinaria crescita, l’88% degli utili sono stati portati a riserva (destinati ad irrobustire l’azienda) ed il risultato è che oggi il valore del suo patrimonio è tra i più alti del sud Italia ed in generale d’Italia. Dopo vedremo anche questi numeri nei grafici e nelle tabelle.
Entriamo adesso nel dettaglio dei numeri con tabelle e grafici
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