“Oggi il male delle Centrali nazionali è il male dei cedi; la bassa qualità dell’organizzazione dei Cedi si rappresenta nella mancanza di visione del futuro delle Centrali, non è colpa di nessuno ma è colpa del sistema” ha affermato in modo chiaro e senza equivoci Alessandro Buoso, Direttore Generale di Coal, lo scorso Giovedì 24 giugno durante il LIVE trasmesso dal canale GDONews di LinkedIn ed oggi visibile su YouTube, intervistato da Andrea Meneghini.
Secondo Buoso il mondo della grande distribuzione, e nello specifico della DO, con una filiera lunga che parte dalle Supercentrali ed arriva al punto di vendita è pieno di ridondanze dei sistemi organizzativi, è invece necessario fare attenzione alla catena del valore.
“Innanzitutto è necessario distinguere il ruolo di una Supercentrale da quello di una Centrale”. Secondo il DG di Coal la supercentrale si deve focalizzare nella negoziazione con l’industria di marca e la Centrale non deve duplicare tale compito.
Oggi, di fatto, le Supercentrali hanno come focus la negoziazione con i principali fornitori della IDM (Industria di Marca) mentre le Centrali, oltre alle attività di marketing, concentrate nella store brand awareness e nello sviluppo della MDD, hanno anche il compito di negoziare altre centinaia di contratti con industrie con un fatturato concentrato meno rilevante rispetto a quello che viene negoziato al livello superiore.
“La Centrale nazionale dovrebbe avere il compito di alzare la qualità – ha proseguito Buoso – e dovrebbe comprendere le esigenze dei Cedi (Imprese legate alle Centrali nazionali, ndr), non serve un’organizzazione che replica le attività dei cedi, sarebbe invece utile un’organizzazione snella a supporto dei Cedi”.
QUI SOTTO IL VIDEO DELL’INTERVISTA SULLE CENTRALI ACQUISTI
Il tema centrale del ragionamento del manager veneto è quello della condivisione delle informazioni. La Centrale rappresenta un insieme di culture e di esperienze sui vari territori del paese, ed il punto di incontro di queste può e deve essere rappresentato dalla Centrale nazionale. “Si devono mettere a fattor comune le conoscenze” ha proseguito “circa 10 anni fa avevo lanciato un progetto denominato Gdo Benchmark information che aveva come obiettivo quello di eliminare la ripetitività di operatività assurde all’interno delle Centrali acquisti.”
Secondo Buoso la Coal deve avere basi solide ma deve essere libera in un percorso inevitabile verso i legami col territorio, per realizzare progetti di territorio che non possono essere portati avanti da una Centrale; ci vuole chiarezza sui ruoli della filiera, e non parlare più delle sovrastrutture, oggi i modelli sono obsoleti