Le conseguenze del coronavirus sta determinando un nuovo corso degli andamenti delle vendite nella grande distribuzione, ed in particolare nel largo consumo confezionato. La corsa settimana abbiamo analizzato nel dettaglio le dinamiche delle vendite del mese di Ottobre ed, al contempo, dei primi dieci mesi dell’anno entrando sia nella profondità dei formati di vendita e delle singole prestazioni, sia nel merito degli andamenti nei diversi territori del paese.
Oggi ci occupiamo dell’assortimento, facendo quindi una verifica di quelle che sono le aree merceologiche che sta realizzando la maggior crescita e quelle, invece, che sono in affanno.
Lo scorso anno, ottobre 2019, lontani (inconsapevolmente) dall’epidemia, le dinamiche del mercato seguivano un corso ben definito ed oramai stabile: l’area merceologiche portante era stata quella dei freschi e freschissimi che, grazie alle impennate dei discount, cresceva in modo rilevante, ad ottobre era stato rilevato un incremento del +2,6% mentre l’LCC aveva sostanzialmente tenuto (+0,3%), chiudendo il mese, nel suo risultato complessivo, con un incremento minimo del +0,8%.
Tutta questa premessa spiega, ancor meglio, qual è la dimensione dello stesso periodo ma nell’anno del coronavirus. Il confronto tra ottobre 2020 e ottobre 2019 porta in evidenza trend in incremento su tutte le tre grandi aree merceologiche che compongono sostanzialmente l’assortimento del negozio.
Innanzitutto è evidente la crescita ancora più imponente dell’LCC con il
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