Marzo, il primo mese di lock down per il nostro Paese, ha segnato prevedibilmente numeri importati come abbiamo visto nei precedenti due articoli di analisi. Questo dato se comparato con lo stesso mese del 2019 che era orfano della Pasqua rispetto al 2018, segna un delta ancora più amplio che in alcune aree merceologiche, come vedremo, arriva a superare il 22% di crescita.
Ovviamente il contesto va tenuto ben presente se si vuole dare una lettura corretta dei dati, in particolare dobbiamo tenere presente che:
marzo 2019 scontava, come detto, un andamento negativo rispetto al 2018 a causa della mancanza del periodo pasquale;
nel mese di marzo 2020 a causa della situazione contingente le attività promozionali hanno subito drastici ridimensionamenti contribuendo ad aumentare battute di cassa e fatturato complessivo;
l’attivazione del lock down da parte del Governo ha prodotto sia nella settimana precedente alla chiusura del paese, sia in quelle successive, dinamiche di consumo completamente diverse da quelle normali.
Fatte queste doverose premesse passiamo ad analizzare gli andamenti delle vendite delle differenti categorie merceologiche ed in particolare i freschi. La prima cosa che si nota è che il trend è abbastanza
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