I fatturati dei protagonisti della grande distribuzione faticano a causa delle difficoltà dovute al rallentamento dell’inflazione, che inevitabilmente pregiudica le buone abitudini consolidate negli ultimi tre anni. Tuttavia, si sta tornando a una sorta di normalità: abbiamo vissuto 20 anni in un regime di bassa inflazione e ora stiamo tornando a quel contesto.
Fa notizia il fatto che i numeri, sia nelle vendite dei prodotti freschi che dei generi di largo consumo, così come dell’assortimento complessivo, siano comunque vicini allo zero. La grande distribuzione si era abituata a crescere con un vento decisamente favorevole.
In questo articolo analizziamo il trend dei prodotti freschi, sia a peso imposto che a peso variabile, supportati dai dati di Nielsen IQ. Cominciamo a verificare il trend suddiviso per canale di distribuzione, basandoci sulle variazioni a rete corrente per l’anno 2024 rispetto al 2023.
Il comparto dei freschi, sia a peso imposto che a peso variabile, cresce a livello nazionale nel canale omnicanale dell’1,2% fino a fine luglio 2024, un dato positivo. Questo incremento, però, è più debole nei canali tradizionali: ipermercati, supermercati e libero servizio chiudono i primi sette mesi con un più modesto +0,8%.
All’interno di questi dati, emergono distinzioni rilevanti.
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