Le conserve alimentari sono ogni varietà di ortaggio conservato in vari modi per poter essere mangiato anche fuori stagione. Sin dai tempi antichi venivano preparati in casa dalle massaie e conservati per essere consumati quando non esistevano freschi.
Escluse le conserve di pomodoro una categoria davvero molto importante nella tradizione italiana e delle sue eccellenze è senza dubbio la categoria dei sottoli e sottaceti. Vi è da dire che il processo produttivo delle conserve di ortaggi in salamoia e sottosale, sottaceto e sottolio è influenzato fortemente dalla reperibilità delle materie prime fresche disponibili solo in determinati periodi dell’anno. È appunto in questi periodi che le aziende provvedono alla loro conservazione in soluzioni saline a diversa concentrazione.
Questo punto fondamentale è alla base sia delle strategie dei Retailers sia dell’industria, le quali si regolano su quantitativi di consumo che sono stabiliti nei periodi dell’anno quando la materia prima si rende disponibile.
Le principali aziende che operano nel mercato della GDO in questa particolare categoria sono: Generale Conserve, Ponti, Saclà, D&d Italia, Coelsanus, Cannone, Inpa, la multinazionale tedesca Hengstenberg, Zuccato Flli, e tante altre.
Il mercato dei sottoli vale in GDO, anno 2016, circa 135 milioni di euro. All’interno del segmento i sottoli carciofini valgono più di 47 milioni di euro, i sottoli funghi poco più di 41 milioni, poi vengono catalogati come segmento anche gli altri sottoli che sviluppano un fatturato di oltre 31 milioni di euro ed infine i sottoli di ortaggi misti che hanno un valore in GDO di oltre 13 milioni di euro.
Fatturato GDO, Anno 2016, categoria Sottoli
Fonte: Elaborazione GDONews
I carciofini sono consumati principalmente in Area 1 ed Area 2 in termini di vndite in Grande Distribuzione, però i funghi sottolio trovano più rotazione in Area 2 rispetto all’Area 1.
L’Area 4, in generale non è una grande consumatrice di sottoli, ed anche l’Area 3 sebbene a metà strada tra il sud ed in nord si allontana dalle prestazioni delle aree 1 e 2.
Distribuzione in fatturato dei segmenti dei sottoli nel 2016. Fonte: Elaborazione GDONews
E’ un dato di fatto che i segmenti più rilevanti in termini di fatturato, come i carciofini ed i funghi, stanno perdendo fatturato anno dopo anno, calando di 3-5% rispetto alle prestazioni dell’anno precedente. L’industria, per non perdere terreno e fatturato, ogni anno trova nuove soluzioni (che si inquadrano nel segmento Altri Sottoli) che compensano in piccola parte le perdite dei due grandi segmenti, infatti la voce Altri cresce con una media del 3% e, come si è scritto, oggi ha superato la barriera del 30 milioni di euro di fatturato.
Secondo uno schema oramai consueto la pressione promozionale è più intensa sul segmento che produce più fatturato (carciofini) dove supera il 30%, però in generale rimane su livelli medi in tutti gli altri segmenti non allontanandosi da un 26-27%.
I sottaceti nel mercato GDO Italia valgono circa la metà dei sottoli non arrivando al fatturato di 70 milioni di euro. I cetrioli sottaceti producono un fatturato di quasi 14 milioni di euro, le cipolline in sottaceto 16 milioni, i peperoni sottaceto quasi 10 milioni, i capperi sottaceto 15 milioni di euro, e la mitica giardiniera poco più di 12 milioni.
Fatturato GDO, Anno 2016, categoria Sottaceti
Fonte: Elaborazione GDONews
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