venerdì 6 Dicembre 2024

Segnali di fiducia e trend: il 2015 secondo Nielsen e le prospettive per il 2016

Presentati gli ultimi dati Nielsen, prima della chiusura dell’anno, sugli andamenti e le prospettive possibili per i prossimi 12 mesi.
Principalmente i consumi sono legati al livello di fiducia che ritorna oggi lentamente a crescere. Si tratta di una fiducia molto tiepida dove pesa ancora la preoccupazione prevalente: il lavoro e al secondo posto la salute.
graf1_fiducia del consumatore
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Dopo tre anni di calo, il 2015 presenta finalmente un segnale positivo, timido e trainato dal largo consumo confezionato, mentre freschi e non food perdono ancora rispettivamente -1% e -0,4%.
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La lieve ripresa registrata è comunque data dal contributo delle famiglie con maggiore potere d’acquisto, mentre al sud i consumi rimangono ancora problematici.
L’Italia è divisa tra chi ha una condizione socio-economica medio alta e sta cominciando a consumare e chi ha problematiche di reddito e lavoro che non sta contribuendo al consumo. Il  sud presenta una situazione pesante e, in generale, i giovani sono al palo e anche qui la causa è la mancanza del lavoro. La crescita delle famiglie senior è soprattutto frutto del fatto che gli anziani contribuiscono a sostenere la spesa dei giovani.
graf4_consumi in base al reddito
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I consumi italiani sono un po’ migliorati anche grazie all’estate calda e ha contribuito così come l’Expo che ha portato tonicità alle vendite, purtroppo solo nell’area nord ovest.

Il trend mostra una tendenza al consumo a casa per l’aperitivo e il pasto serale e di conseguenza l’aumento dei prodotti con contenuto di servizio (esempio piatti pronti), aperitivi, ingredienti e preparati gourmet, mentre calano i prodotti per la prima colazione, segno di un’inversione di tendenza e la ripresa delle colazioni fuori casa.
Vola invece da tempo e si conferma estremamente positivo il filone benessere (con la sempre maggiore attenzione al contenuto salutistico e nutrizionale), così come i prodotti a denominazione protetta.
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Autenticità, valore degli ingredienti, biologico, origine certa legata all’Italia, sicurezza alimentare sono gli attributi più importanti.  Nielsen parla di principale driver d’acquisto.
La competizione non è solo prezzo ma è anche qualità e risposta alle esigenze e alle richieste dei consumatori che sono profondamente cambiati.

Le prospettive per il fine anno in GDO non sono positive, l’unica area in attivo, seppur lieve, è il nord ovest. Nelle altre aree la situazione rimane ancora difficile.
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Ogni azienda deve quindi trovare delle proprie risposte per far fronte a queste nuove evidenze. Un’offerta di contenuti, non solo di prezzo, che emerge anche dagli andamenti della Marca Distributore dove la crescita registrata è tutta sui prodotti premium e benessere, mentre i primi prezzi registrano un considerevole calo.
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Il panorama distributivo dal 2008 e al 2015 cambia, la concentrazione segna una maggiore focalizzazione con i primi 10 gruppi che rappresentano l’80% del giro d’affari totale. In confronto al resto d’Europa il livello è ancora basso quindi il tasso potrebbe evolvere ancora in tal senso.
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Il tasso promozionale, dopo un’impennata impressionante, mostra una leggera decompressione.
Molte insegne si sono dichiarate a favore di una retrocessione, Conad per esempio ha già dichiarato di voler puntare a promuovere una logica di valorizzazione dell’insegna e di traghettizzazione delle promozioni in risposta alle diverse esigenze dei consumatori; Unes da tempo è passato a una politica di convenienza quotidiana.
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Tutto questo ci dice che il punto chiave su cui costruire la fiducia è il lavoro, ma anche che vi è uno spostamento dei clienti verso la qualità e il servizio evidente. Secondo punto su cui si può molto lavorare puntando a preparati ad alto sevizio e a caratteristiche di prodotto maggiormente qualitative, sicuri, chiaramente identificabili tramite opportune etichette, denominazioni o indicazioni degli attributi di valore. Altro punto importante la differenziazione delle strategie delle catene per poter usufruire delle leve marketing con maggiore efficacia. Ultimo punto, da non dimenticare, la convenienza.

Diana Scanferla
Diana Scanferla
E' un manager della GDO esperta nei settori Freschi e Surgelati. Nella sua esperienza professionale ha conosciuto sia il mondo dell’Industria dove ha mosso i primi passi che dalla GDO dove ha sempre lavorato. E’ un category manager moderno molto attento alle vendite oltreche agli acquisti.

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