
Il 29 Maggio 2013 è venuto a mancare Roberto Fiammenghi, consigliere delegato di Coop Italia e dirigente di spicco del movimento delle cooperative. Il mondo della Grande Distribuzione perde un uomo di successo e di notevole esperienza, un punto di riferimento della Moderna Distribuzione. Il nome di Fiammenghi è sempre stato molto legato a quello del Presidente di Coop Italia, Vincenzo Tassinari. La coppia ha avuto grandi meriti negli anni di guida del gruppo, hanno sempre gestito un’azienda in continua trasformazione: prima passando da semplice aggregatore di realtà regionali per poi passare verso un sostanziale cambio diretto verso una centralizzazione assortimentale nazionale nel momento della crescita degli Ipermercati. La Coop degli ultimi quindici anni ha sempre cercato di coniugare nel miglior modo possibile la sua storica vocazione alla distribuzione alimentare con la sempre più importante comparto finanziario generato dallo straordinario sviluppo del prestito soci. Queste trasformazioni, gli Ipermercati ed il prestito soci, hanno portato Coop a diventare uno dei maggiori gruppi industriali italiani. Guidare un gigante del genere é stato complicato negli anni della crescita, ma è ancora più difficile negli anni della crisi. Anni che hanno visto l’indietreggiare dello sviluppo degli Iper e la crescita inflazionistica delle derrate alimentari hanno caratterizzato gli ultimi anni della direzione commerciale di Fiammenghi. In queste “alte onde” avverse ha sempre voluto guidare la “nave” Coop verso porti accessibili, attraverso lo sviluppo profondo della Private Label, attraverso un ritorno alle politiche più elastiche nella gestione dei supermercati, attraverso una corretta direzione della Supercentrale Centrale Italiana. Oggi siamo tutti orfani di qualcosa senza di lui, la Coop perde una grande guida, Centrale Italiana perde la sua “luce commerciale”, il mercato perde un pezzo di storia ed un riferimento sicuro.