Nel 2018, in piena stagnazione, con i discount che avevano già iniziato ad investire pesantemente sul mercato crescendo nella loro numerica di negozi, nessuno poteva immaginare che dal 17,5% di quota di mercato nazionale, già interessante a livello di sud Europa, si poteva in pochi anni arrivare al 23%.
Il nord Italia in particolare appariva un territorio saturo, dove Esselunga imperava e dove gli ipermercati vivevano di crisi di fatturato e di debiti; Auchan usciva in quel momento dal mercato.
Il 2019 è stato un anno di consolidamento sia per Conad che acquisiva la sua leadership sia per i discount che continuavano a correre, complice anche un lieve abbassamento di una pressione promozionale, troppo alta nel nord ovest.
Poi arrivava il Covid-19 ed il mondo si fermava. Da quel momento in avanti, sino allo scorso anno, per la gdo sono stati anni fortunati: infatti il miglior partner di un retailer (che vive di alti costi fissi) è lo stato di inflazione alta con lieve abbassamento dei volumi.
Esattamente quello che è successo.
In buona sostanza in soli quattro anni sono accaduti più cambi di quanti ne abbiamo vissuti nei venti precedenti.
Lo studio che oggi pubblichiamo racconta proprio questi quattro anni senza dubbio particolari e per certi versi mai affrontati prima, dei quali – grazie ai bilanci di esercizio di oltre cinquemila partita Iva – andiamo in questo articolo ad analizzare le ricadute nell’Area 1, il nord ovest, quel territorio che sembrava saturo, ingessato, in balia del suo grande leader Esselunga.
Una situazione che va inquadrata iniziando dall’evoluzione del fatturato dell’intero Nord Ovest con i suoi formati di vendita arrivati a 34,8 miliardi di euro nel 2022 grazie ad una crescita del +10,3% sul quadriennio che era iniziato con 31,6 miliardi.
Un incremento concentrato soprattutto nell’ultimo anno con un +5,3% (inflazione) dopo la leggera flessione a +1,9% nell’anno precedente e il +2,8% del 2020.
Il fatturato più consistente è stato quello dei Superstore (oltre 2.500mq) che hanno chiuso il periodo con oltre 14 miliardi di euro (+2,8%) nonostante il -2,9% nell’anno del Covid.
Vediamo adesso l’impatto dei discount, quali sono stati i formati che sono andati in crisi e com è cambiata la grande distribuzione dell’area che produce più fatturato di tutte dividendo questo per cinque cluster di vendita, iniziando dalle superette sotto i 400 mq ed arrivando agli ipermercati oltre 4500mq.
Vediamo nella tabella sotto i dati nel dettaglio:
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