Non è un mese e nemmeno sono due mesi a determinare un trend, cioè un cambio degno di significato che le statistiche devono tenere in considerazione, ma esistono alcuni segnali che il mercato ci lascia percepire e che è doveroso che vengano analizzati e valutati.
Il riferimento è all’andamento della MDD e delle marche industriali.
Antefatto: nel 2022, circa due anni fa, la crisi delle marginalità della IDM si ripercuoteva sul mercato ed il retailer si vedeva limitare energia promozionale che, a sua volta, era ed è decisamente importante per chi deve difendersi dai discount e dalle sue aggressive MDD. La reazione dei retailer tradizionali (non discount) fu quella di appoggiarsi ancor di più alle proprie armi di difesa, tra cui esattamente la propria MDD da opporre a quella dei discount.
Da quel momento una grande ascesa che ha portato tutti a pensare di trovarci di fronte ad un cambio paradigmatico.
Pochi mesi fa, a gennaio, alla Fiera Marca si magnificava la marca del distributore che, a dire di molti, oramai non si arrestava più, complice la crescita dei discount ed appunto la difesa delle posizioni del canale supermercati.
In effetti i cambi ci sono stati in questi ultimi anni. Circana ci conferma che dal 27% di incidenza nel 2021, la Private Label è infatti arrivata al 29,6% nel progressivo fine del primo trimestre 2024.
Però la stessa Circana ci dice un’altra cosa molto importante: che questa corsa, in un certo senso, sta rallentando.
Vediamo i dati forniti proprio da Circana.
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