L’inflazione nel mese di ottobre è scesa al 5,5% nel Largo Consumo Confezionato in GDO. E’ questa la lettura dei dati forniti da Circana sulle vendite aggiornate al mese di ottobre.
Il fatturato prodotto dal primo gennaio alla fine di ottobre è stata pari ad 80,9 miliardi, in crescita del 9% rispetto allo scorso anno.
In ogni caso sono segnali positivi quelli che provengono dal mercato, il quale cresce sia a valore che a volumi, incentivato dalla crescita della pressione promozionale.
La tendenza generale è agevolata dalle controcifre molto basse e dalla stagione climatica ancora favorevole per le categorie estive. L’inflazione compartimentale, come scritto, è scesa ulteriormente rispetto a settembre (da +7,2% a +5,5), lasciando il livello dei prezzi LCC invariato rispetto al mese precedente (indice destagionalizzato).
Il recupero di dinamismo dei volumi coincide con la ripresa dell’investimento promozionale. La pressione del HiLo, infatti, sale ulteriormente in ottobre (da +1,5 punti % di Settembre a +2,6).
Nel dettaglio la categoria dei surgelati (freddo) dal giugno ad ottobre ha subito un calo dei prezzi di oltre l’8% (da 14,2% a 6,1%), mentre le categorie del fresco sono scese dal 10% al 2,9%.
E’ ancora sostenuta l’inflazione nella drogheria alimentare, seppure sia scesa dal 12,1% al 6,9%. Anche le bevande rimangono con un’inflazione sostenuta (6,3%).
L’ortofrutta, che vive per logiche estranee alla generica inflazione legata all’energia, ma è dominata da logiche legate al clima ed alle stagionalità, è in calo ma in modo debole (7,6%).