Grandi Marche: è crisi. Il cambio di strategia della GDO spinge la Marca del Distributore

Le Grandi Marche sono sotto l'attacco della gdo che, per far fronte ad una battaglia orizzontale sempre più cruenta, soprattutto tra discount e supermercati, ha trovato nella MDD un terreno con confronto attivo, a suon di prezzi al ribasso. Intanto l'inflazione alimentare scende e torna a correre verso l'alto la pressione promozionale

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La crisi è conclamata. Gli scaffali stanno cambiando aspetto e con questi le preferenze dei consumatori. Se le Grandi Marche pensavano di avere partners nella GDO, il risultato è che i loro investimenti in marketing per affermare i loro Brand stanno trovando un grande ostacolo nelle strategie di sell out della GDO. I dati sulle vendite dei primi sette mesi dell’anno sono impietosi ed allarmanti per l’industria.

Infatti, in tutti i suoi canali di vendita il Largo Consumo Confezionato a luglio ha limitato le perdite dei volumi riducendo il calo della domanda, pur mantenendo un dato rilevante a valore dove segna un incoraggiante +9,6%. Una percentuale frutto sostanzialmente di tre andamenti: una discesa che è andata addirittura sotto la doppia cifra dell’inflazione alimentare; un progressivo calo delle vendite a valore e un incremento di quelle a volume. Il tutto in quadro in cui la ritrovata vitalità della spinta promozionale, rispetto all’anno scorso, ha contribuito a calmierare la corsa dei prezzi per quanto siano ancora di sopra del costo medio della vita.

Ma quali sono i risultati delle grandi marche? Qual è il dato negativo a volumi? E, per contro, quali sono i risultati della MDD? Entriamo nel dettaglio.


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