
Nielsen IQ ha appena diffuso i risultati delle vendite del mese di maggio che attestano una crescita del +8,9% ancora determinata dalla spinta delle tensioni inflattive, ma se queste influenze erano abbastanza prevedibili visto quanto accaduto negli ultimi mesi, è più interessante verificare come si sia arrivati a questo risultato medio (totale Italia Omnichannel), ovvero quali sono le dinamiche dei singoli formati distributivi. Iniziamo dai tradizionali supermercati ed ipermercati: la somma dei tre formati tradizionali Super+Iper+Libero servizio, ad esempio, hanno traguardato un incremento del fatturato sul maggio 2022 del +9,1%, un dato senza dubbio interessante seppur di poco superiore alla media totale omnichannel.
Il rilievo più significativo però è quello che riguarda i discount che nel primo quadrimestre dell’anno, fra gennaio e aprile, avevamo visto in leggera sofferenza rispetto ai diretti competitors supermercati. Quel differenziale tra supermercati e discount aveva portato senza dubbio a un incremento della quota dei supermercati a discapito di quella del canale convenienza. Restava da capire se quella défaillance improvvisa, dopo tanti anni positivi, fosse costante e tale da determinare un cambio strutturale, oppure rappresentasse solo una crisi passeggera.
Ebbene, non possiamo ancora parlare con certezza di una rinascita, ma il mese di maggio ci restituisce un canale discount che cresce del 9,1%, un dato sorprendente nonostante sia leggermente inferiore a quello dei Supermercati (9,4%) e dei Superstore (9,6%) ma superiore a quello di Ipermercati e Liberi servizi.
Sono invece reduci da un mese complicato gli Specialisti Drug che prima di maggio volavano viaggiando in doppia cifra intorno al 20% di crescita – peraltro con un’inflazione sui prodotti cura casa e cura persona un po’ più bassa rispetto al resto dell’alimentare – mentre oggi registrano una battuta d’arresto importante visto che la loro crescita è del 6,6% che è quindi pari a zero tenendo conto della scarsa inflazione.
Quanto all’E-commerce il canale si rinvigorisce un pochino (+6,2%) restituendoci un dato progressivo, dal primo gennaio al 31 maggio, nel quale il totale Italia è comunque vicino ai valori che avevamo visto ad aprile con 9,7%, e con discount in rapida ripresa a 8,9% contro il 9,7% dei supermercati che continuano a perfomare meglio – e quel 0,8% di differenza lo dimostra – mentre gli Specialisti Drug hanno una media del 14,3% a conferma di come il dato di maggio sia veramente sorprendente.
Gli andamenti nelle aree Nielsen
Periodo che per quanto riguarda i territori ha confermato la sofferenza ancor più accentuata del Nord-Ovest visto che il progressivo è 7,4% mentre il solo mese di maggio ha registrato 6,1% quindi un incremento nettamente inferiore a tutte le altre aree. Il Sud-Italia continua invece ad essere l’area che a valore cresce maggiormente – un dato tutto da interpretare in termini di volumi – mentre Nord-Est e Centro-Italia sono più o meno attorno alla media nazionale sia per quanto riguarda il mese di maggio sia per il progressivo che è esattamente uguale all’Omnichannel.
Dunque i discount sono in recupero e i Drugstore sono reduci da un mese ampiamente negativo, cosa questa da rimarcare nuovamente visto che non soffrono delle ondate inflattive che investono invece i discount. Per quanto riguarda i territori il Sud-Italia continua ad essere la zona in cui l’incremento di fatturato si fa più rilevante come nel Nord-Est mentre il Nord-Ovest è sempre un po’ in difficoltà.
I risultati a parità di rete
Analizzando gli altri dati raccolti da Nielsen Iq possiamo trovare ulteriori spunti interessanti guardando i risultati a parità di rete. Nel confronto vediamo che le performance dei supermercati e dei discount nel mese di maggio sono praticamente uguali. C’è una differenza di 0,9% nel progressivo (8,6% Supermercati e 7,7% Discount) mentre gli Specialisti Drug, che vivono solitamente di tantissime aperture, registrano un interessante 9,1% nel progressivo e 2,9 nel mese di maggio, dati che rispecchiano un pochino meno le evoluzioni del fatturato totale rete corrente. Infine, sempre nella voce parità di aperture, se andiamo a vedere i territori notiamo sostanzialmente quanto già osservato in precedenza con un grande incremento del Sud-Italia, un affaticamento del Nord-Ovest e una prestazione del Centro-Italia leggermente superiore mentre resta buona quella del Nord-Est.