I social network, anzi LinkedIn, IL social network della GDO, negli ultimi mesi sono affollati di commenti attorno al tema degli andamenti della GDO, la quale sono mesi che produce risultati di fatturato positivi ma perdendo volumi. La questione dibattuta è: il fatturato positivo a valore e negativo a volumi è dannoso per la GDO, oppure è un fatto positivo?
A questa domanda si risponderà alla fine di questo articolo che dettaglia le prestazioni della GDO nel mese di febbraio e nel dato progressivo da inizio anno sui dati forniti da NIQ.
La crescita a valore del fatturato della GDO nel mese di febbraio è stata pari al +9,9%, per un fatturato totale di 9,8 miliardi di euro. Nel dettaglio dei canali di vendita emerge sugli altri il dato prestazionale dei drugstore cresciuto del +16,6%. Sui questo formato decisamente in crescita abbiamo recentemente pubblicato delle profonde analisi su due grandi player, Gottardo (leggi qui) e Acqua&Sapone (leggi qui). Il dato progressivo dei drug è +15,8%.
Le crescite a doppia cifra sono state registrate anche dai mini iper, ovvero dai superstore che misurano da 2500 a 4499 mq (+12% a febbraio) e che confermano l’ottima prestazione anche nel dato progressivo. Chi cresce meno è il discount (+8,5%) con un progressivo a +9,2%. I Liberi Servizi crescono a febbraio (+9,2) con un progressivo che è il peggiore di tutti i formati (+7,6%). I supermercati sono andati leggermente meglio a febbraio (+9,8%) con un progressivo inferiore a quello dei discount (+8,3%).
La distribuzione del fatturato per territorio vede l’area 1 crescere meno sia a febbraio (+8,1%) che nel progressivo (+7,2%), il resto delle aree ha registrato incrementi a doppia cifra, in particolare l’area 2.
Il dato a parità di rete è molto simile a quanto abbiamo scritto per i risultati a rete corrente
Questi numeri decisamente positivi sono il risultato di una corsa inflattiva che spinge in alto il fatturato deprimendo le vendite a volume. Al principio si accennava alla diatriba attuale sulla positività o meno della situazione.
In linea generale se un’azienda incrementa il fatturato mantenendo la stessa marginalità può definire il suo operato positivo. L’incremento del fatturato e la contemporanea diminuzione della marginalità, invece, è proprio uno dei primi fattori di rischio di possibile futura insolvenza, è ed uno dei casi classici che portano alla crisi le aziende. Sono ben note le vicissitudini di alcune imprese della produzione alimentare che negli ultimi anni, proprio in coincidenza di casistiche di questo genere, hanno vissuto sofferenze finanziarie ed aziendali notevoli. La grande distribuzione, pertanto, nel caso in cui sappia incrementare il suo fatturato mantenendo i margini dell’anno precedente potrà considerarsi soddisfatta del proprio operato, diversamente dovrà mettere mano all’organizzazione per verificare la gestione dei suoi costi.