Guido Veronese è Direttore Generale di Pasta Rummo, fondata nel 1846 a Benevento e oggi fra i maggiori produttori italiani di pasta di semola. Alla sesta generazione, ha un fatturato di circa 100 milioni di euro, detiene il brevetto del processo “lenta lavorazione”.
Le tendenze inflattive, determinate dal calo dei listini della materia prima (semola di grano duro), sono in regressione. Arriveranno anche i cali dei listini al retailer ed al pubblico?
“Il nostro aumento di prezzi è stato determinato dai forti rincari che abbiamo subito negli scorsi mesi sulle materie prime, gas ed energia: abbiamo comunque evitato di gravare eccessivamente sui nostri consumatori, contenendo l’aumento rispetto agli extra-costi sostenuti. Ci impegniamo a rendere più accessibile il prezzo del nostro prodotto appena la discesa dei costi di materie prime e fonti energetiche lo renderà possibile”.
In questo momento di generale instabilità, la grande marca industriale, che nel tempo ha saputo costruire certezze, è messa sotto pressione dalle strategie dei retailer che, con le loro MDD, incentivano gli acquisti su basket di spesa economici. La pratica non è ovviamente una novità, di nuovo c’è il forte calo della pressione promozionale delle grandi marche. Qual è, in questo contesto, il dialogo che la Marca Industriale deve rivolgere al consumatore finale, retailer permettendo?
“Senza perdere mai il legame con la tradizione e l’artigianalità, da sempre ben consapevole di quanto siano importanti la ricerca e l’innovazione, nel 2005 Rummo mette a punto il Metodo Lenta Lavorazione®, basato sulla ricerca dell’eccellenza in ogni fase del processo produttivo e su lunghi tempi di impasto per preservare le caratteristiche dei grani duri più pregiati, gli unici in grado di assicurare il giusto tenore proteico alla pasta e darle quella eccezionale tenuta alla cottura che la rende unica ed ineguagliabile: questi concetti assieme ai valori dell’autenticità, del tempo e della tradizione sono quelli che l’Azienda cerca di veicolare ai consumatori così come al trade. E proprio il nostro pack di prodotto è il primo strumento di comunicazione caratterizzato da uno stile unico ed inconfondibile, che unisce contemporaneità e tradizione ad un look artigianale.
Ricambiamo l’amore dei consumatori che quotidianamente ci scelgono attraverso progetti di sostenibilità, come la ricerca che stiamo finanziando su come utilizzare l’acqua più efficientemente nella coltivazione di grano, diminuendo gli sprechi. Inoltre, ridurremo del 60% il nostro consumo energetico proveniente da fonti non rinnovabili nei prossimi due anni, puntando al 100% nel corso dei prossimi cinque. Abbiamo un progetto sul fotovoltaico per ridurre le emissioni di CO2. E poi c’è il packaging appunto: attualmente il nostro pacco è riciclabile al 100% nella carta, ma stiamo lavorando una confezione che sia riciclabile al 100% anche nel resto del mondo, in conformità ai principali regolamenti in materia”.
Parliamo dei nuovi consumatori, la generazione Z: voi come industria di marca quale tipo di attenzione rivolgete loro, l’approccio è diverso rispetto agli altri stereotipi di consumatori?
“In un’epoca in cui i marchi parlano di “realtà”, ma poi ricorrono ad attori, modelle, testimonial e riprese di cibo in studio, lo spot Rummo vuole essere un autentico omaggio al profondo amore che gli Italiani hanno per la pasta, alle tradizioni e agli stili di vita in cui la pasta gioca un ruolo centrale, tanto nelle occasioni più importanti quanto nelle storie di tutti i giorni. Evidenziando la natura fugace del tempo e la necessità di dedicare la giusta attenzione e dare significato ai semplici gesti quotidiani, il tempo diventa così l’ingrediente più importante per assicurare la qualità superiore della nostra pasta.
Anche quest’anno vedrà quindi come in passato Rummo impegnata a parlare della marca e dei suoi valori, dando visibilità alle novità di prodotto anche attraverso le ricette, con l’obiettivo di dare al maggior numero di persone la possibilità di godere di una pasta eccezionale, prevedendo nel media mix tv, stampa, affissioni in posizioni di prestigio e ovviamente il digital. A proposito di web proseguirà anche quest’anno la nostra collaborazione con Giallo Zafferano e continueremo a comunicare sui nostri canali social, su cui riscontriamo una grande partecipazione da parte della nostra community, che diventa sempre più numerosa con tassi di engagement ed interaction elevati sui nostri diversi profili.”