Non ha fatto una gran notizia il divorzio consumato il mese scorso tra Novacoop e Eataly, ma non è da sottovalutare perché tale atto rappresenta l’ufficializzazione di un rapporto che è sempre stato controverso.
Oscar Farinetti ha compiuto con Eataly un piccolo grande capolavoro, ha saputo, cioè, tradurre in termini di marketing, una tradizione che tutta la Grande Distribuzione italiana, nella sua storia, non ha mai allontanato da una sfila di scaffali pieni di marche. Farinetti ha dato un’anima alla produzione italiana dentro gli scaffali del Retail. Questo è da un lato un suo grande merito e dall’altro un forte smacco da parte di chi dovrebbe essere molto più competente. L’ascesa di Eataly nel mondo ha dovuto far ricredere un po’ tutti sulle capacità dell’eretico piemontese, proveniente dal mondo della Retail applicato alla tecnologia.
Qualche anno fa il sodalizio con il mondo Coop, e con una serie di progetti in comune sia in Emilia Romagna che in Piemonte.
Qualche giorno fa, in una intervista su La Stampa di Torino Ernesto dalle Rive, Presidente di Novacoop, con una sua dichiarazione ha decretato la fine del matrimonio con Eataly: “La nostra filosofia coincide su molti punti – spiega il presidente di Novacoop – ma siamo giunti alla conclusione che, o eravamo in grado di dare a Eataly un contributo maggiore, o tanto valeva procedere in autonomia. Quando abbiamo aperto Fiorfood (il negozio in Galleria San Federico a Torino che abbina vendita, somministrazione e libri, ndr), vedevamo una contraddizione a restare in Eataly, che per prima aveva sperimentato questo modello. Anche se il grande successo, va detto, l’ha portata a valorizzare i prodotti dell’industria”. Ed infine ha aggiunto “Eataly è votata alle eccellenze, al territorio e alla cultura alimentare, ma abbiamo notato che con il passare degli anni è andata incontro alle esigenze di un consumo sempre più di massa e legato anche ai prodotti della grande industria”.
Ecco, quindi, l’oggetto della discordia. Di fatto Farinetti, quatto quatto, è diventato concorrente diretto secondo Dalle Rive.