La crescita in Francia nell’universo liquidi è trainata da un anno a questa parte da una forte tendenza all’innovazione.
Detto così non sembrerebbe niente di strano, se non che a trainare tutto il comparto è il segmento che non ti aspetti, ovvero il mondo birre.
Storicamente questo è un segmento relativamente statico, con un target ben preciso di riferimento, ma nella primavera del 2014 Kronenbourg a deciso di rinnovare l’offerta con successo.
La birreria alsaziana, storico leader di mercato in Francia, ad oggi appartenente al gruppo Carlsberg, nella primavera del 2014 ha lanciato K di Kronenbourg, la sua prima birra alla frutta.
L’obbiettivo dell’operazione è chiaro,mira a conquistare la generazione Y, che sul consumo d’alcolici si muove sempre più su un mondo cocktail, e predilige i prodotti con note più dolci. Missione compiuta, secondo Brasseries Kronenbourg.
K di Kronenbourg secondo gli ultimi dati disponibili ha già superato i 50 000 ettolitri venduti.
questa birra alla frutta, presentata inizialmente in due versioni, frutta rossa e limone-lime, nonostante possa ricordare come idea una Radler, è in realtà molto diversa.
L’ aromatizzazione del prodotto è infatti ottenuta con degli sciroppi, collocando il prodotto in un segmento più vicino ai cocktail “ready-to-drink”
sembra aver superato la prova marketing dei primi sei mesi: 43.000 ettolitri di K di Kronenbourg venduti a fine del 2014, 13 000 ettolitri oltre gli obiettivi iniziali. E i dati mostrano mostra un tasso di ripetizione d’ acquisto del 34%, un numero importante per questa tipoligia di prodotto.
” Un altro indicatore molto positivo, le sue vendite hanno creato una nuova categoria, quella delle birra tendenza” dichiara Kronenbourg .
In altre parole, le vendite di K di Kronenbourg non cannibalizzano assolutamente gli altri marchi storici. Soddisfazione per il produttore, leader in volume con il 33,3% (0,6 pt da inizio anno), che proprio grazie al’innovazione torna a crescere. E già si pensa ad un allargamento della gamma, con un gusto mango.
Ovviamente non mancano i concorrenti, anche di successo, come Skøll di Tuborg, aromatizzata agli agrumi e alla vodka, che con un pack davvero innovativo per il mondo birre, a partire dalla bottiglia in vetro blu, sta prendendo quote di mercato sia in GDO che in Horeca.
È probabile che i puristi della birra storceranno il naso a vedere queste novità, ma bisogna vederla come la nascita di un nuovo segmento, che può sposarsi perfettamente con occasioni di consumo come l’aperitivo, e può conquistare una nuova fascia di consumatori.