Il Presidente Marco Pedroni da mesi va spiegando che la politica di Coop Italia si deve aggiornare alle nuove esigenze e ad un mercato che è in rapida trasformazione. I più di 100 Ipermercati le attribuiscono la leadership sul format, che è di fatto quello più in difficoltà, ma il cambio di Coop va molto oltre l’aggiornamento degli assortimenti. Il Presidente qualche mese fa spiegava come una delle intenzioni di Coop era quella di aggiornare le politiche promozionali, troppo esasperate negli ultimi anni, per concentrare risorse in altri ambiti. Aveva ragione, la centrale Coop Italia ha davvero l’intenzione di diminuire la pressione promozionale, le attività con i fornitori, ma non è la medesima intenzione delle cooperative nei territori. Cioè quello che poteva essere una volontà della centrale di dare un segnale al mercato, si è trasformato in un segnale interno, ovvero quello di dare più autonomia alle periferie. Il consumatore non si accorgerà di una diminuzione della pressione promozionale, ma i fornitori si stanno accorgendo di una diminuzione degli appuntamenti in Centrale nazionale per pianificare le attività annuali.
Cosa significa tutto ciò?
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