Con 1 miliardo e 173 milioni di euro di vendite complessive (di cui il 51,49% nel canale supermercati, 38,66% negli ipermercati e 9,85% per i piccoli supermercati), un patrimonio netto che supera i 346 milioni di euro, l’utile di bilancio pari a 7,3 milioni euro, investimenti per 60,6 milioni di euro, la Unicoop Tirreno si presenta ai soci per l’approvazione del bilancio consuntivo 2005. La proposta di bilancio viene discussa nelle 29 assemblee dei soci in Toscana, Lazio, Umbria e Campania fino al 15 giugno 2006 per l’approvazione.
Quattro regioni, 103 punti vendita (7 Ipercoop, 48 supermercati, 48 piccoli supermercati), quasi 6.000 dipendenti (+3,61% rispetto al 2004) e 730 mila soci (+12%). Pur in un anno difficile per l’economia del nostro paese, Unicoop Tirreno spiega una nota conferma con i dati il suo stato di buona salute.
Nel corso del 2005 importante è stata la fusione con l’ex Coop Unione Ribolla che ha permesso alla cooperativa di radicarsi ancor di più in Toscana, specializzandosi oltre che negli Iper e nei grandi supermercati, anche nei piccoli negozi di vicinato a insegna Incoop. Innovativa la costituzione di un’unica direzione commerciale per i tre canali di gestione (Ipercoop, supermercati, piccoli supermercati) e la costituzione della Tirreno Logistica. Nel 2005 poi la nomina del nuovo presidente Marco Lami, dell’ amministratore delegato Sergio Costalli e il rinnovo di tutti i vertici aziendali oltre alle aperture di tre punti vendita in Toscana (2 all’Isola d’Elba, uno a Massa) e molte ristrutturazioni.
Secondo i dati di bilancio aumentano rispetto al 2004 i clienti complessivi (+1,5% nei supermercati) e dell’8% nei 7 ipermercati. Nella suddivisione delle vendite per regione, la Toscana si attesta su un 45%, il Lazio raggiunge quota 30%, la Campania 15,70%, segue l’Umbria (1,38%).