La pressione promozionale non sta crescendo, è quanto si evince dall’ultima pubblicazione di NIQ sull’andamento della pressione promozionale della grande distribuzione italiana.
Nel documento recentemente prodotto NIQ rileva un andamento della pressione promozionale nel mese di dicembre addirittura inferiore a quella dell’anno passato (2022) nel dato totale Italia, ma con dinamiche diverse a seconda del formato di vendita.
E’ molto interessante il documento perchè, nell’entrare nel dettaglio dei dati, mette in evidenza le prestazioni dei diversi formati di vendita, dai discount ai Liberi Servizi, i supermercati per arrivare ai mini iper o superstore ed infine ipermercati.
Altrettanto fondamentale è lo studio di NIQ quando entra nel dettaglio delle incidenze delle percentuali di sconto.
E’ evidente che gli sconti superiori al 30% spostano il consumatore da un’insegna ad un’altra mentre quelli inferiori sono meno incisivi. Ebbene lo studio entra nel dettaglio delle prestazioni di ogni formato di vendita e ne evidenzia in modo netto le strategie e le tendenze dei singoli formati di vendita.
Nell’articolo abbiamo aggiunto una slide frutto di una elaborazione di GDONews sui dati di NIQ per dare ancora più incisività a quanto scritto da NIQ.
La prima slide non lascia nette evidenze di un incremento netto della pressione promozionale: il dato totale Italia nel mese di dicembre 2023 (momento ad altissima promozionalità) è stato pari a 23,4% contro il 23,9% del 2022, e se si restringe il perimento ai formati LS+S+I si sale al 25,9% contro il 26,7% dell’anno precedente.
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