Il caffè, come tante altre categorie, è caratterizzato da una forte presenza dei leader di mercato (Lavazza su tutti) ma anche da una presenza sempre più rilevante di prodotti a marchio del distributore. Mentre solo dieci anni fa il caffè in mdd era plausibile (e non sempre) per le catene del nord Italia mentre quelle del sud rifiutavano a priori di mettere a scaffale referenze provenienti dal nord Italia seppur a marchio d’insegna, con le capsule questa barriera è venuta meno.
Oggi tutte le catene della gdo, a nord come a sud, presentano vasti assortimenti di capsule di caffè in private label che coprono tutti i bisogni (compatibile Nespresso, compatibile Dolce Gusto, compatibile A Modo Mio, etc) ed in tutte le fasce della categoria, dai primi prezzi ai prodotti compostabili sino all’alluminio. Dietro a questa offerta ci stanno aziende che lavorano indifferentemente con supermercati e discount e che nel tempo, grazie al business della private label, sono cresciute sempre di più.
Normalmente la gdo, nel scegliere il fornitore più adeguato, valuta la qualità dei suoi prodotti coniugandoli con il prezzo, oltre a valutare con attenzione la qualità produttiva aziendale in senso ampio. In diversi casi anche gli uffici amministrativi si preoccupano di verificare la qualità finanziaria delle aziende perchè, come disse un giorno Mauro Bosio, ex direttore finanziario di Conad, meglio preoccuparsi prima di eventuali crisi aziendali dei fornitori che quando i prodotti stanno sullo scaffale.
Lo studio che pubblichiamo in questo articolo si rivolge proprio a queste tematiche. Abbiamo analizzato, attraverso la web app di GDONews Benchmark On Line, quattro aziende che non appartengono alla fascia dei cosiddetti “leader di mercato” ma sono presenti in moltissime catene di supermercati con prodotti a marchio del distributore. Queste sono Neronobile, Gimoka, Ekaf e Caffé Carraro, aziende conosciute nel business della private label, perciò poco note al consumatore finale ma ben conosciute nel modo retail.
Gimoka e Neronobile si distinguono per il primo prezzo entry level, Ekaf per presidiare bene la fascia mainstream. Carraro, come Ekaf, si posiziona su una gamma mainstream e, come Gimoka, è attiva anche nella vendita ai pubblici esercizi che segue logiche diverse e ha diverse marginalità. Queste due imprese ovviamente hanno sofferto moltissimo durante i lockdown, soprattutto nel 2020, a causa della chisura forzata di bar e ristoranti, per recuperare nel 2021. Viceversa, le aziende impegnate nel business della MDD hanno vissuto un avanzamento nel 2020 e una successiva flessione nel 2021.
La prima tabella indica i ricavi generati nel 2021 e permette di vedere l’ampiezza del giro d’affari: Neronobile è la più piccola, Gimoka la più grossa.
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