Poiatti (Alberto Poiatti): “Grano duro in flessione, listini già ribassati. In arrivo nuovi cali per il Retail”

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Domenico Poiatti è AD del pastificio Alberto Poiatti Spa, titolare del brand omonimo e di quello “Pasta Etna”: prodotta alle pendici del vulcano con 100% grano siciliano dal contenuto minimo di proteine del 13%, coltivato in un territorio rigidamente delimitato nelle province di Catania, Enna e Caltanissetta. Poiatti spiega che la tendenza inflattiva è in regressione e alcuni ribassi di listino sono già arrivati ai discount, altri arriveranno a breve.

Dottor Poiatti, le tendenze inflattive, determinate dal calo dei listini della materia prima – la semola di grano duro – sono in regressione. Arriveranno anche i cali dei listini al retailer ed al pubblico?

“Per quanto riguarda i listini nei confronti dei Discount confermo che c’è stato già a fine gennaio un primo ribasso e che con decorrenza dal 1°aprile ci sarà sicuramente un secondo, e forse definitivo per l’anno in corso, ribasso di listino”.

In questo momento di generale instabilità, la grande marca industriale, che nel tempo ha saputo costruire certezze, è messa sotto pressione dalle strategie dei retailer che, con le loro MDD, incentivano gli acquisti su basket di spesa economici. La pratica non è ovviamente una novità, di nuovo c’è il forte calo della pressione promozionale delle grandi marche. Qual è, in questo contesto, il dialogo che la Marca Industriale deve rivolgere al consumatore finale, retailer permettendo?

“In questo momento storico la Marca sta soffrendo maggiormente poiché lo scorso anno non è riuscita ad ottenere gli aumenti di listino dai retailers. Li ha ottenuti a fine gennaio quando sono cominciate le tendenze inflattive del costo delle materie prime e dei costi di energia elettrica e metano. Adesso si trova ad essere esageratamente più cara rispetto ai primi prezzi ed alle PL dei vari retailers. Quindi credo che da qui a breve assisteremo ad una intensa campagna promozionale delle Grandi Marche che tempesteranno il consumatore finale”.

Parliamo dei nuovi consumatori, la generazione Z: voi come industria di marca quale tipo di attenzione rivolgete loro, l’approccio è diverso rispetto agli altri stereotipi di consumatori?

“La nostra azienda tiene molto in considerazione la generazione zeta, una generazione che ormai comprende anche giovani adulti e che sta cambiando i modelli di consumo di molte categorie merceologiche. Per fortuna il nostro prodotto è trasversale e amato dai consumatori di tutte le età, anche i più giovani acquistano e apprezzano la pasta e sembrano ben riconoscere quella di qualità, come Pasta Etna e Pasta Alberto Poiatti. Dal punto di vista della comunicazione, alle nuove generazioni dedicheremo i prossimi progetti che includeranno nuovi strumenti social e web più adeguati al loro stile comunicativo”.