Marcone (Granoro): “In arrivo cali di listino e più promozioni per spingere le vendite”

 

Giandomenico Marcone è responsabile acquisti di Granoro, brand leader del pastificio Attilio Mastromauro, tra le più importanti realtà produttive italiane nel settore della pasta secca di semola di grano duro con sede a Corato (Bari).

 

Le tendenze inflattive, determinate dal calo dei listini della materia prima (semola di grano duro), sono in regressione. Arriveranno anche i cali dei listini al retailer ed al pubblico?

“L’industria di marca rispetto agli impatti dell’inflazione sui consumi ha avuto sempre un atteggiamento responsabile. A riprova, rispetto al vertiginoso aumento dei costi del grano duro risalente a luglio 2021, susseguito dagli aumenti del costo degli imballi prima e dell’energia (febbraio 2022) poi, l’adeguamento dei prezzi di cessione, e di conseguenza di quelli al consumo, si è avuto solo nel secondo semestre 2022. E’ indubbio che, con la nuova campagna granaria dovessero confermarsi questi ribassi, sempre con grande senso di responsabilità di adegueranno i listini e prezzi al consumo”.

In questo momento di generale instabilità, la grande marca industriale, che nel tempo ha saputo costruire certezze, è messa sotto pressione dalle strategie dei retailer che, con le loro MDD, incentivano gli acquisti su basket di spesa economici. La pratica non è ovviamente una novità, di nuovo c’è il forte calo della pressione promozionale delle grandi marche. Qual è, in questo contesto, il dialogo che la Marca Industriale deve rivolgere al consumatore finale, retailer permettendo?

“Il dialogo è sempre basato sulla collaborazione e condivisione delle problematiche legate al calo dei consumi. E in quest’ottica, il minor impatto dei costi energetici e delle materie prime, consentirà all’industria di marca di aumentare la pressione promozionale e per favorire nuovamente il sell out”.

Parliamo dei nuovi consumatori, la generazione Z: voi come industria di marca quale tipo di attenzione rivolgete loro, l’approccio è diverso rispetto agli altri stereotipi di consumatori?

“La generazione Z, contrariamente a ciò che si crede, è una generazione attenta ed evoluta verso temi di carattere sociale, etico e ambientale. Per l’industria la qualità del prodotto deve rimanere un prerequisito essenziale, ma l’attenzione alla sostenibilità, al territorio, all’integrazione sociale, possono rappresentare dei plus valoriali a cui i nuovi consumatori porranno sempre più attenzione nelle loro scelte di acquisto”.