giovedì 6 Febbraio 2025

La grande prossimità divora la piccola… vediamo come e dove

Mentre i negozi di vicinato sino a 800 mq perdono quote di mercato, chi li sta fagocitando sono quelli di dimensioni superiori con il medesimo ruolo, ovvero quelli che stanno attorno ai 1000-1500 mq. Vi sono insegne che hanno una precisa vocazione verso i grandi supermercati sostenuti da spalle finanziarie assolutamente sicure, con una centrale acquisti che è in grado di dare competitività ai loro piani promozionali e con una MDD altrettanto competitiva. Ed i risultati di queste due espressioni della DO sono decisamente evidenti nei loro contrasti. In questo articoli si spiega, in numeri, cosa sta accadendo

Come abbiamo visto in precedenti articoli, i negozi di vicinato, che abbiamo denominato di “immediata prossimità” e che misurano da 0 a 800 mq, ovvero le botteghe, le superette fino ai supermercati di quartiere ed ai piccoli discount, sono un’area di mercato della GDO estremamente rilevante in termini di ricavi complessivi e quindi di quota di mercato. Un tempo tra una superette ed un negozio di 700 mq vi era una differenza fondamentale che oggi, nei fatti, si è appiattita per l’espansione verso l’alto del mercato. Non vi sono, infatti, dubbi sul fatto che i negozi di 700 mq non presentano rilevanti differenze di scelta da parte dei consumatori, che leggono tutti per l’unica funzione che hanno, fare la spesa sotto casa. Tale segmento è, peraltro, quello che storicamente in Italia produce ancora oggi il maggior fatturato. Questo status quo è una diretta conseguenza della tradizione italiana che nel mass market retail ha visto il proliferare di negozi di piccoli imprenditori locali. ,

Oggi, invece, ci troviamo di fronte ad un punto di svolta che, con ogni probabilità, cambierà profondamente le carte in tavola. La metamorfosi a cui facciamo riferimento è determinata dall’enorme crescita e dall’affermazione dei formati di vendita compresi tra gli 801 ed i 1500 mq, che sono sempre supermercati, sono sempre di vicinato, ma che sono considerati dal consumatore più adeguati per fare la “spesa di tutti i giorni”, perchè più completi e spesso più competitivi.

Il tema è quello di mettere a fuoco che non è, dunque, la “lotta” tra supermercati e discount l’elemento che sta caratterizzando questi anni ma, piuttosto, l’evoluzione del concetto di vicinato e, di conseguenza, di quale il tipo di offerta i negozi di vicinato devono garantire per essere più attrattivi.

Il mercato sembra protendere per uno store che abbia la stessa comodità del negozio di immediata prossimità ma che, invece di trattare dalle 5.000 alle 7.000 referenze ne detenga 8/12.000. Si parla, quindi, di un punto vendita di vicinato con un assortimento più profondo, con molti banchi serviti, con molti parcheggi e con un’area di entrata ed uscita estremamente comoda e, non ultimo, con un’attività promozionale più aggressiva e completa.

L’evoluzione che spiegheremo nei numeri più sotto è frutto anche della crescita anche dei discount che al giorno d’oggi, strategicamente, hanno bisogno di sviluppare questo tipo di metrature (801-1500 mq). Lo vediamo, ad esempio, nelle realizzazioni di strutture stand alone di queste dimensioni sparse per tutta la Penisola. Va in ogni caso chiarito che quello prodotto dalle metrature comprese tra gli 801 ed i 1500 mq è un fatturato non preponderante, nel mondo discount, ma ciò è dovuto principalmente al loro sviluppo storico compiuto con piccoli negozi per molto tempo.

Dopo quanto scritto sopra, è chiaro che oggi la prossimità si divide in due formati, quello piccolo fino ad 800 mq e quello più grande da 801 a 1500 mq. Abbiamo visto come il primo, il più storico, nel 2016 produceva un fatturato pari a 31.9 miliardi di euro, occupando una posizione di leadership, mentre il secondo arrivava a fatturare 22 miliardi. Insomma, solo sei anni fa era ancora forte il predominio della piccola prossimità nel mondo della GDO.

Passati 5 anni e mezzo, però, la situazione è completamente diversa.

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Massimo Schiraldi
Massimo Schiraldi
Fondatore e Amministratore della Netbound, società specializzata nel management consulting indirizzato al Retail ed all’industria alimentare, è appassionato del commercio in tutte le sue forme. È stato membro del CdA ed Amministratore Delegato di società operanti nella produzione e distribuzione di beni di largo consumo. Ha viaggiato in Europa e negli Stati Uniti (dove ha risieduto) per analizzare le formule di retail con le migliori performance. e-mail: m.schiraldi@netbound.net

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