“Non è quello facciamo ma come lo facciamo” è molto più di un valore guida in Buona Compagnia Gourmet. L’azienda trevigiana fondata nel 1992 è specializzata nella produzione di gnocchi di patate fresche e sughi freschi a marchio proprio e per la PL. Con un fatturato 2021 di € 40 mln, nel corso degli anni BCG ha saputo creare un mix di prodotti vincente, in grado di convincere il mercato ed i consumatori.
“Una proposta che sta in un concetto semplice quanto il prodotto che realizziamo: fedeltà. Fedeltà alla ricetta tradizionale, la stessa tramandata da generazioni, fedeltà alla qualità della materia prima, che comporta l’utilizzo di solo patate fresche e nessun’altro derivato come fecola o fiocchi di patate, fedeltà alla lavorazione del prodotto, che vuole una cottura della patata in buccia ed un impasto il più possibile naturale affinché le preziose caratteristiche nutrizionali ed organolettiche della patata rimangano inalterate”, spiega Nicola Florian, Responsabile di stabilimento.
Dall’unione di questi valori il risultato difficilmente poteva essere diverso: BCG sta ottenendo ottimi risultati sia con i prodotti a marchio proprio, attraverso il brand Patamore, sia nel mercato delle PL. Come riportano dall’azienda, emerge infatti un crescente numero di insegne che decidono di affidarsi a BCG per la produzione in PL di gnocchi di patate fresche di fascia premium. E se l’esperienza consolidata negli anni nella produzione di gnocchi di qualità superiore attraverso l’utilizzo di ingredienti freschi e genuini è la determinante sul mercato italiano, la flessibilità nelle ricette e l’impiego di materie prime simbolo dell’eccellenza italiana si dimostrano per Buona Compagnia Gourmet le carte vincenti a livello internazionale.
“Le richieste delle mdd sono guidate in parte da una nuova sensibilità verso scelte alimentari più consapevoli ed in tal senso, stiamo sviluppando nuovi prodotti bio, vegan e gluten free, destinati ai consumatori con particolari esigenze alimentari o che semplicemente desiderano seguire uno stile di vita più sano e salutare. Inoltre, il mercato estero ci richiede ricette premium che valorizzano gusti e sapori della tradizione italiana, ponendo in primo piano la sostenibilità a livello di packaging”, analizza Giacomo Baseotto, Export Sales Manager.
Sostenibilità sembra quindi essere la parola d’ordine. Sostenibilità verso cui BCG riserva da sempre una particolare attenzione, prediligendo materie prime a filiera corta, attraverso collaborazioni storiche con fornitori locali. Sempre di sostenibilità si parla nell’ottica del nuovo progetto, avviato recentemente dall’azienda trevigiana in partnership con Climate Partner, importante realtà a tutela del clima che ha all’attivo collaborazioni del calibro di Aldi e Canon. L’ambizioso progetto, in accoglimento agli obiettivi di Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, mira a ridurre e a neutralizzare, ove possibile, le emissioni di CO2 rilasciate nelle normali attività produttive.
Il progetto prevede in una prima fase l’individuazione e la quantificazione delle principali fonti di emissione con lo scopo di calcolare la ‘Carbon footprint’ dello stabilimento di Treviso. La seconda fase si sviluppa nell’adozione di tecnologie e accorgimenti finalizzati a ridurre le emissioni di CO2 e nell’avvio di progetti volti alla compensazione delle emissioni prodotte.
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