Il 2021 è stato senz’altro un anno positivo per Buona Compagnia Gourmet, sicuramente siamo stati avvantaggiati dal posizionamento nel segmento premium dei nostri prodotti che, come oramai da tempo, continua ad avere performance migliori rispetto alla media”. È quanto osserva Daniele Diotallevi, CEO dell’azienda specializzata nella produzione di gnocchi di patate e sughi pronti, realizzati negli stabilimenti di Treviso e Savona secondo lo slogan “Artigiani per tradizione”.

Una realtà che dunque non ha risentito di un anno complicato dalla pandemia: “Ha sicuramente pagato – aggiunge Diotallevi- la nostra strategia di continuare a puntare sul segmento di alta qualità che, nonostante le difficoltà, si mantiene stabile e anzi in crescita dal punto di vista dei consumi. L’esperienza di questi ultimi anni dimostra che anche nei momenti più critici i consumatori continuano a ricercare e riconoscere la qualità dei prodotti, mostrandosi anche disposti a sostenere un prezzo di acquisto più alto. Siamo sempre rimasti coerenti a noi stessi ed anche in questo periodo non abbiamo mai derogato ai nostri principi di qualità e di ricerca delle materie prime. Nonostante la situazione che stiamo vivendo, cerchiamo di restare vicini ai nostri clienti della GDO, mantenendo un livello di servizio sempre in linea con il passato”. 

 

Siete riusciti a mantenere lo stesso approccio anche in questi primi mesi del 2022 caratterizzati non solo dalle conseguenze del Covid ma anche dal vertiginoso aumento delle materie prime. È cambiato qualcosa nelle negoziazioni con la GDO? 

Sicuramente stiamo subendo incrementi significativi di costi su molte materie prime, anche se ciò avviene in modo selettivo. È comunque indispensabile che parte di questi aumenti siano riconosciuti anche dalla GDO che dopo un atteggiamento iniziale estremamente rigido, ha iniziato ad aprire un canale di comunicazione. A volte si ha ancora la percezione che non vengano comprese appieno la reali e serie difficoltà delle società produttrici come la nostra, schiacciate tra l’aumento dei costi e un settore retail che mostra, in alcune circostanze, atteggiamenti troppo inflessibile. Tutto questo senza dimenticare che la modifica alle legislazione che definisce deperibili i prodotti con shelf life di 30 giorni e non più a 60 come prima, comporta una concreta problematica per tutte le aziende che si trovano nella nostra situazione. Crediamo che da parte delle istituzioni un intervento in tal senso sia dovuto.

Per cercare di affrontare e superare questa situazione che novità avete preparato per i prossimi mesi? 

Lo sviluppo di prodotti innovativi è alla base della nostra strategia e continuerà a esserlo anche in questo anno. Abbiamo sempre un ventaglio di nuove iniziative che poi vengono sviluppate nel tempo fino ad arrivare alla realizzazione. Quest’anno, in particolare, vogliamo puntare molto sul lancio della nostra linea di gnocchi ripieni. Lo scorso anno invece si era concluso con un ingente investimento sulla linea di gnocchi IQF che sono pronti per essere presentati sui mercati. Nella seconda metà dell’anno è prevista infine un’iniziativa molto interessante nel campo del take away.

BC Gourmet come si rapporta invece con il tema della sostenibilità, ormai imprescindibile per essere competitivi sul mercato?

Nei mesi scorsi abbiamo lanciato nuovi packaging completamente riciclabili e alcuni prodotti da filiera controllata con la certificazione di utilizzo di materie prime esclusivamente di origine italiana. Questo ha così contribuito ad avere una filiera più corta e sostenibile con emissioni contenute. Il nostro reparto Ricerca e Sviluppo è sempre molto attivo in tal senso e sono sicuro che lo sarà anche quest’anno.

Un 2022 in cui l’export continuerà a rappresentare una voce importante per l’azienda: “BC Gourmet – conclude Diotallevi- negli ultimi anni ha lavorato molto, e continua a farlo, per accrescere la propria quota di fatturato all’estero che attualmente supera il 25%. La pandemia non ha rappresentato una limitazione significativa, anche se l’impossibilità di presenziare alle fiere di settore e viaggiare ha sicuramente rallentato le iniziative già in cantiere”.