Sull’orlo del precipizio. Questo è il sentire che pervade il mercato e che rende tutti gli operatori del mercato immobili, in attesa di notizie ed di fatti che possano dare un minimo di speranza. L’economista Fabio Scacciavillani, brillante protagonista del programma su YouTube “Inglorious Globastards” con Alberto Forchielli, ospite la scorsa settimana all’evento Cibus Lab dedicato ai salumi, ha spiegato che il disallineamento del gas dall’elettricità dovrebbe essere deciso a giorni dall’Unione Europea, e permetterebbe di liberare il mercato dalla spirale degli aumenti da speculazione (che lo stesso economista ha invitato a correggere in malevoli) e quindi di moderare il costo della bolletta elettrica. Non al punto di farlo tornare ai valori del passato, ma ad altri più accettabili, forse quelli che molte aziende avevano già previsto e messo a budget al principio dell’anno.
Previsioni. E’ la parola chiave, oggi tutti sono consapevoli che chi, nel mass market retail, non ha saputo organizzarsi a livello patrimoniale nel tempo, rischia di “saltare” a breve. Lo ha spiegato ai nostri microfoni Giovanni Arena, Presidente del Gruppo VèGè, dicendo che le aziende che si salveranno saranno quelle che hanno “pianificato nel tempo” la loro patrimonializzazione aziendale.
GDONews insiste da tempo su questi concetti e non è un caso se, nel raccontare le prestazioni di bilancio del 2021 delle aziende della GDO, approfondisce i temi della solidità delle stesse. Dalla fine di Giugno ad oggi abbiamo pubblicato analisi che raccontano ben 10 anni di storia economico finanziaria di ogni retailer esaminato, mettendo a fuoco proprio la loro costruzione della patrimonializzazione in questo lungo arco temporale.
Sono state esaminate (vedi sotto) le aziende Fratelli Arena, New FDM, Superemrcati Tosano e Supermercati Martinelli, In’s e Penny, Carrefour e Pam e, da ultimo, Bennet e Rialto (Il Gigante). Ogni settimana, man mano che i Bilanci del 2021 vengono pubblicati, ci preoccuperemo di portare a conoscenza del mercato di tutte le patrimonializzazioni ma, soprattutto, della loro costruzione. Non è la stessa cosa avere conoscenza del fatto che un’azienda presenta uno Stato patrimoniale, per esempio, del valore di 100 milioni nell’anno 2021, se nel 2015 lo stesso era 900 milioni. Gli andamenti sono l’unico indicatore in grado di dare una possibile lettura del futuro, altrimenti non serve a nulla studiare.
I dati delle vendite GDO pubblicati di recente da IRI e Nielsen relativi al mese di Luglio sono ottimi, dipingono un mercato dinamico, colpito dall’inflazione ma dove anche le vendite a volume tengono, soprattutto se si pensa che vengono confrontate con il primo semestre del 2021, quando il Covid ancora imperversava con le sue restrizioni dando i noti vantaggi alla GDO.
Nella mente di molti, ancora increduli, sembra il perfetto dipinto che tratteggia quello che si può denominare il canto del cigno, come se un mondo roseo fosse ignaro di vivere il suo crepuscolo.
I prossimi mesi saranno cruciali, con il freddo aumenteranno i temuti problemi energetici, determinati dalle tensioni della Guerra, ed è chiaro che solo la politica può aiutare ad attenuare i traumi economici sul mercato; nel frattempo ci vuole un piano B, quello del razionamento, come accade nelle economie di guerra. Ad esempio, Marco Pedroni la scorsa settimana ha parlato di diminuzione degli orari di apertura, razionalizzazione degli spazi del reparto surgelati, sarà solo Coop a costruire piani di risparmio energetico compatibile oppure tutto il mercato va in questa direzione?
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