Cristina Vaccari (Realco): “Siamo obbligati ad abbassare la pressione promozionale”

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“Siamo obbligati a scaricare a scaffale buona parte degli aumenti altrimenti, in queste condizioni, non si riuscirà ad andare avanti ancora per molto”. Lo afferma Cristina Vaccari, Buyer toiletries e detergenza del Gruppo Realco, società cooperativa fondata nel 1959 e protagonista della fondazione di Sigma e oggi di D.IT Distribuzione Italiana, che in merito al periodo attuale aggiunge: “Il momento è tragico per tutti e purtroppo il cliente finale in questi contesti ha sempre la peggio”. 

Il Gruppo Realco detiene le insegne Sigma, Economy ed ECU ed opera principalmente in Emilia Romagna, estendendosi verso altre regioni limitrofe, come si evince dalla Mappa della GDO, fruibile dagli abbonati Professional e Premium di GDONews.

Mappatura dei punti vendita del Gruppo Realco. Fonte: Mappa della GDO di GDONews

Realco, come tutte le imprese della storica DO, sta vivendo un periodo di relativa difficoltà, dopo le grandi crescite nell’anno del Lockdown. Ha negozi storici in posizioni decisamente strategiche, soprattutto nelle province di Reggio Emilia e Modena, è un player che conosce alla perfezione il territorio ed i suoi consumatori.

I suoi soci sono esperti e storici, la sua Presidente ricopre la medesima carica anche nella Centrale D.IT, insomma è una colonna portante di un’insegna storica come Sigma. Inoltre è molto attiva nel comparto discount, con l’insegna ECU ed Economy, che esprimono negozi di vicinato nello stile della storia dell’azienda, pertanto la categoria della cura casa ha davvero un ruolo di puro servizio in tale contesto.

A che punto è invece la situazione relativa ai rinnovi contrattuali con i fornitori?

“La chiusura del contratti, che per oltre l’80% sono nazionali, è a buon punto. La maggior parte, compresi i più importanti, sono già chiusi”.

A fronte delle tensioni sui margini come si sta comportando l’industria con la scontistica per le promozioni? La sta abbassando?

“Alcune aziende fornitrici stanno diminuendo la scontistica promozionale perdendo competitività nelle offerte, soprattutto in quelle più forti con sconti del 50% oppure con 2×1 e sottocosto”.

Voi in tal senso come vi state comportando?

“Non possiamo farne a meno: siamo obbligati ad abbassare la pressione promozionale, anche a fronte di aumenti di listino importanti. Chiaramente i prodotti che noi denominiamo di serie A, quelli alto rotanti e di largo consumo, hanno necessità di avere un prezzo d’offerta impattante – in quel caso il margine si assottiglia – ma dove possibile cerchiamo di recuperarlo, soprattutto in un anno complicato come questo”.

Nella vostra azienda, infine, quali formati di vendita stanno soffrendo maggiormente il sell-out in questo periodo?

“Senza dubbio i multipack. Hanno una battuta di cassa alta e i consumatori non stoccano più”.