Per l’Italia e per la GDO si è appena concluso un anno che è stato caratterizzato da diversi ed opposti fattori: sicuramente hanno giocato un ruolo chiave nelle vendite le due ondate pandemiche da Covid-19 soprattutto nella prima parte dell’anno, ma è altrettanto certo che lo scorso anno verrà ricordato per il forte rilancio dell’economia, sicuramente superiore alle attese seppur colpito come tutti i paesi del mondo, negli ultimi mesi, da una fiammata inflazionistica di straordinaria entità.
Nell’ultimo mese dell’anno il Largo Consumo Confezionato, come vedremo sotto, ha incontrato una nuova linfa, grazie anche all’impennata dei contagi negli ultimi due mesi. Secondo le recenti pubblicazioni di IRI, pertanto, Il bilancio delle vendite LCC per il 2021 rimane perciò ampiamente positivo e superiore alle aspettative espresse precedentemente al manifestarsi della quarta ondata da Covid-19.
Un altro aspetto che IRI sottolinea, facendo riferimento agli ultimi due mesi dello scorso anno, è che nonostante la forte risalita dell’inflazione generale, i prezzi medi del Largo Consumo nella Distribuzione Moderna sono cresciuti, almeno fino ad oggi, più lentamente rispetto alle attese della Business Community.
Sicuramente, rileva ancora IRI, pesano il continuo aumento dei Discount, la sostanziale invariabilità dell’inflazione compartimentale (calcolata a parità di paniere) e la ripresa, pur discontinua e di modesta entità, dell’attività promozionale. Ne consegue che il consuntivo medio del 2021 segnala una moderata deflazione, essendo preponderante l’influenza del calo dei prezzi nella prima parte dell’anno.
L’aggiornamento dati che ci consegna IRI ci indica che, a fine dicembre, le vendite del Largo Consumo confezionato nel canale Ipermercati, Supermercati, Libero Servizio-Piccolo, Specialisti Casa e Persona e Discount, sono state
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