
In un mondo che cambia a grande velocità, con tendenze che si aggiornano seguendo mode e tendenze, anche la categoria del gelato confezionato è in evoluzione.
Se da un lato il gelato artigianale riesce a trovare sempre il maggiore dei consensi, quello industriale venduto negli scaffali dei supermercati deve saper rispondere, in maniera chiara, con una comunicazione profonda, alle nuove esigenze del mercato moderno.
Il 2019 è stato un anno tiepidamente positivo per il settore, come nel libro appena pubblicato, con una profonda analisi dei numeri delle vendite in GDO, viene ben evidenziato. Il Retailer segue necessariamente i suoi schemi per poter riuscire a rimanere competitivo sul mercato: forte attenzione alla competitività nei prezzi sui prodotti mainstream, una MDD che sappia essere molto competitiva nei prezzi e che, allo stesso tempo, riesca a dare soddisfazione alla fascia alta della clientela. D’altro canto anche gli spazi sono risicati: l’ottimizzazione della categoria viene compiuta generalmente con una clusterizzazione di partenza, con uno spazio minimo di partenza, destinato all’offerta dei prodotti alto rotanti nelle stagioni meno importanti, per ampliare gli spazi con un assortimento più profondo nelle stagioni di alto sell out.
La ricerca dell’artigianalità
L’industria di Marca vorrebbe più possibilità per dare soddisfazione ad un consumatore che quando pensa al gelato, lo pensa artigianale, e quindi cercando di trovare la condivisione con il Retailer per una offerta che tenga conto di questo stato dell’essere.
“Per rispondere ai diversi trend, la soluzione su cui stiamo lavorando è la creazione di un portafoglio diversificato che vada incontro alle differenti esigenze del consumatore e che aiuti a massimizzare la penetrazione e a crescere.” – spiega Giorgio Nicolai, Ice Cream in Home and Out of Home Building Director Unilever Italia – A questo si aggiungono la continua ricerca dell’artigianalità e dell’autenticità”. Anche Froneri è sulla stessa lunghezza d’onda, come spiega il direttore marketing Marco Formisano: “Anche nel gelato confezionato stiamo registrando un forte interesse verso i prodotti di alta qualità, fatti con ingredienti e materie prime altamente selezionati”. Una soluzione, infatti, potrebbe essere quella di adeguare anche l’offerta di gelato industriale verso quelle caratteristiche che sono maggiormente proprie del gelato artigianale. E’ di questo avviso anche xx di G7: “C’è un progressivo orientamento dei produttori nel proporre un gelato che possa essere più assimilabile alla “gelateria“ sia in termini di ricerca di gusto che di origine del prodotto. Tale consumi non sono il core della categoria ma ne rappresentano un traino in termini di innovazione.”
Il diffuso problema delle intolleranze
Esiste poi un serio problema legato alle intolleranze alimentari a cui l’industria di Marca, in massa, sta trovando una risposta. In Italia si stima colpisca una media del 54% della popolazione, con picchi al nord del 52% ed in Sardegna addirittura del 85%. Un problema troppo grande per non tenerne conto. Non solo: l’intolleranza al lattosio spesso coesiste con la celiachia in quanto quest’ultima, in fase diagnostica, presenta nel paziente una atrofia dei villi intestinali estremamente marcata.
Di conseguenza la lattasi, ovvero l’enzima deputato alla scomposizione, e conseguente digestione, del lattosio, viene prodotta proprio a livello dei villi intestinali. Quando questi ultimi risultano atrofizzati o completamente assenti, la produzione della lattasi risulterà pertanto deficitaria, se non completamente assente. Tutta l’industria di Marca ha ben presente il problema con conseguente soluzione: “Un filone particolarmente importante su cui ci stiamo concentrando – evidenzia Giorgio Nicolai di Unilever – è quello dedicato a chi cerca una dieta bilanciata e fa del ‘wellbeing’ uno stile di vita, attraverso proposte come ad esempio prodotti ‘free from’ che vanno dal senza glutine al senza lattosio o all’uso di latti vegetali.” Anche Sammontana è già presente sul mercato con una sua linea Free from: ““Da un paio di stagioni a questa parte – spiega l’ufficio marketing di Sammontana – i trend sono molto orientati al benessere, quindi si lavora per proporre prodotti che mantengano una cifra di gusto valida e decisa dal punto di vista organolettico ma che al contempo vadano a intercettare quelle persone che per questioni di gusto, di scelte alimentari o di intolleranze, prediligono i prodotti “senza”.
La sostenibilità ambientale
Un altro tema all’ordine del giorno è quello della sostenibilità ambientale. Unilever ha pensato di alimentare la nuova economia circolare partendo dal semplice packaging. Meno imballaggi e più confezioni riciclabili e compostabili: questo il piano d’azione che è partito lo scorso anno dalla Carte d’Or, il brand di gelati confezionati più famoso al mondo. In tal modo, la quantità di plastica prodotta scenderà gradualmente, regalando un sospiro di sollievo all’ambiente. Già per quest’anno sono previsti obiettivi ambiziosi, come quello di ridurre fortemente l’impatto dei rifiuti, dimezzandolo; inoltre, entro il 2025, la Unilever ha previsto che tutte le confezioni dei propri prodotti, in tutto il mondo, saranno totalmente riutilizzabili o compostabili. Inoltre, il 25% degli imballaggi in plastica sarà convertito in materiali in PCR o riciclati. Anche Sammontana è molto attiva sul tema: “E’ forte la nostra attenzione al tema della sostenibilità. In questo senso, Sammontana, già nell’estate 2016, ha siglato un accordo con Ministero dell’Ambiente per portare a scaffale prodotti sostenibili, non soltanto in termini di packaging ma anche di ricettazione. Ad esempio, la linea di prodotti a base di latte di mandorla che, per via di questo ingrediente di origine vegetale, vanta un’impronta di carbonio inferiore ad un prodotto analogo realizzato con latte vaccino. Anche la linea Fruttiamo che, come suggerisce il nome, propone prodotti a base frutta, segue la stessa logica.”
Il mercato è in forte evoluzione nonostante non è sempre scontata la condivisione delle strategie tra Industria di Marca e Grande Distribuzione.
Nel libro e-book, in pubblicazione, saranno presenti le interviste ai protagonisti del mercato nella loro versione integrale. Il lettore potrà scoprire quali saranno i lanci sul mercato dei leader di mercato per la stagione 2020 che è in procinto di iniziare, unitamente alle interviste ai buyer della GDO nella loro versione integrale. Vi sarà poi un lungo capitolo con tabelle e grafici dedicato alle vendite in GDO nel 2019 ed infine una profonda analisi dei Bilanci di cinque protagonisti del mercato: Sammontana, Eskigel, Indian, Rachelli,e G7. Da questa analisi si potranno comprendere tutte le caratteristiche delle aziende esistenti sul mercato a prescindere dalla parte attiva dei conti economici.
Per i buyer della GDO il manuale E-book è gratuito richiedendolo alla e-mail commerciale@gdonews.it.
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