Ferrero, affiancato dagli advisor Lazard e Credit Suisse, sarebbe in campo negli Stati Uniti per acquisire la linea di biscotti e snack della Kellogg’s. Il gruppo Usa, oggi guidato dal ceo Steve Cahillane, ha 113 anni di storia. In Italia è sinonimo di corn flakes ma sue sono anche le patatine Pringles. Il principale concorrente di Ferrero sarebbe la multinazionale Usa Hostess Brands.
Rotta sugli Stati Uniti
Alla multinazionale di Alba interessano brand famosi negli Usa come Famous Amos e Keebler, noti per i tradizionali cookies al cioccolato, oltre a Stretch Island (barrette alla frutta). L’operazione avrebbe una valutazione di un miliardo e mezzo di dollari.
D’altra parte l’acquisizione si inserirebbe nell’ambito di una strategia che ha portato il gruppo a puntare molto sugli Stati Uniti. Nel 2017 Ferrero ha messo sul piatto circa un miliardo di dollari per comprare la Ferrara Candy Company, un’azienda che produce le caramelle e i dolciumi. Successivamente è arrivata l’operazione da 2,8 miliardi di dollari sulle attività della Nestlé.
Tra le 500 maggiori aziende Usa
Come molte grandi aziende del settore alimentare, Kellogg’s ha iniziato a entrare in difficoltà negli Usa perché i consumatori hanno cominciato ad allontanarsi dagli alimenti confezionati, preferendo alternative biologiche. Ma nonostante i cambiamenti sullo scaffale dei supermercati, Kellogg’s è ancora classificato nell’elenco Fortune 500 delle maggiori aziende Usa con un fatturato che sfiora i 13 miliardi dollari, circa 11,4 miliardi di euro.
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