Il Gruppo Schwarz, che controlla Lidl, ha commissionato a Kenneth McGrath e Kevin Proctor la realizzazione di uno studio di fattibilità riguardo ad un possibile sbarco negli Stati Uniti. La notizia è certamente interessante in quanto la maggior parte dei retailer che hanno capacità di espandersi al di fuori del continente nativo hanno puntato negli ultimi anni prevalentemente sui mercati emergenti come quello asiatico. Al contrario sono molti gli esempi di gruppi che hanno “battuto in ritirata”, o lo stanno facendo, dai mercati ritenuti maturi, come ad esempio, rimanendo negli USA, Tesco.
Lidl sembra invece intenzionata a valutare questa possibilità: lo studio commissionato sarà completato entro la fine del 2014 o all’inizio del 2015, e successivamente sarà presa la decisione finale circa l’ingresso nel mercato. Di sicuro si conosce l’area di interesse di Lidl, che sarà la East Coast, come hanno dichiarato a Planet Retail i due top manager di Lidl Irlanda incaricati dello studio, Kenneth McGrath (Ad) e Kevin Proctor (membro del comitato esecutivo).
Non è la prima volta che Lidl conferma di essere interessata al mercato statunitense. Ed è anche vero che il suo concorrente chiave nel canale discount in Europa, Aldi, è già presente negli Stati Uniti con una rete di circa 1.250 negozi discount situati in un’area che si estende dal Texas al New Hampshire e prevede di entrare nella costa occidentale, in California, in un prossimo futuro.
Ci piacerebbe sapere l’opinione di voi lettori sull’argomento: il format discount è più efficace nei mercati maturi o un discounter come Lidl dovrebbe puntare sui mercati emergenti?