Tesco getta la spugna in Giappone: vende tutto

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Tesco venderà le sue attività in Giappone. “Avendo compiuto numerosi sforzi in Giappone ci siamo resi conto che non avremmo potuto mettere a segno grandi successi nel Paese”, ha motivato il Chief Executive Officer Philip Clarke. Il gruppo ha riferito che condurrà nei prossimi mesi un processo di vendita formale. L’attività in Giappone è la minore tra le altre internazionali di Tesco, ha spiegato il gruppo, che gestisce 129 punti vendita minori nell’area circostante Tokyo. Clarke ha aggiunto che la società è interessata a espandere le sue attività maggiori in Asia, che le offrono un buon ritorno e che sono in continua crescita.
L’annuncio di Tesco circa l’intenzione di cedere le attività in Giappone potrebbe costituire il primo passo verso un approccio più realistico nei confronti delle attività oltreoceano.
Tesco ha ammesso di non essere riuscita a conseguire i progressi sperati in Giappone e di voler pertanto abbandonare il mercato del Paese. Questa motivazione è interessante soprattutto se si prende in considerazione il fatto che anche le attività del gruppo negli Usa non assistono a un forte sviluppo.
Secondo Shore Capital l’annuncio di Tesco circa la cessione delle attività in Giappone è rilevante dal “punto di vista simbolico e direzionale”. “La decisione dovrebbe dare al gruppo il messaggio che il Ceo Philip Clarke cercherà di creare un modello di crescita sostenibile e bilanciato”, spiega Shore, che accoglie favorevolmente la notizia, pur non considerandola più di tanto una sorpresa. L’impatto finanziario del ritiro dal Paese dovrebbe essere minimo.

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