Per il gruppo francese Carrefour il 2010 non è stato certo un anno positivo in terra madre: le vendite, nel mercato più importante per l’azienda, visto che rappresentano oltre il 40% del consuntivo annuale del gruppo, sono cresciute solo dello 0,4%, compensate da buoni risultati nei mercati emergenti, ma che hanno comunque fatto suonare un campanello d’allarme, nonostante si stia sperimentando con successo il nuovo format Planet.
In questi giorni Lars Olofsson, il Ceo di Carrefour, ha delineato le strategie per risollevare i numeri in Francia dichiarando di voler portare la private label ad una quota di mercato del 40%, rispetto al 25% attuale. Nell’ottica di uno sviluppo così forte del marchio commerciale ha annunciato che saranno più di 1.500 i nuovi prodotti lanciati entro la fine dell’anno con pack rinnovati. Nella selezione e progettazione dei prodotti saranno poi coinvolti i consumatori che valuteranno imballaggio, etichettatura e ricette. Come successo per Planet, il focus sui loro consumatori è il driver necessario per fare tutti i cambiamenti ritenuti molto importanti per il retail. Il nuovo progetto inizierà coinvolgendo i consumatori tramite una campagnia di spot televisivi a fine agosto, e dal 1° di settembre tutti i prodotti che sono stati approvati da parte dei consumatori avranno una scritta del tipo “Ispirato, testato e approvato dal panel test Carrefour”. Insomma, una soluzione anglosassone ad un problema europeo.