Dopo esserci occupati delle insegne ci occupiamo delle città. Verona è la città più convente d’Italia. Il risultato è sicuramente conseguenza del fatto che diverse delle insegne più convenienti operano in Veneto. Nei dintorni di Verona, infatti, sono presenti decine di insegne (Alì, Bennet, Auchan, Conad, Billa, Sisa, Esselunga, Famila, Iper, Pellicano, Rossetto, Tosano solo per citarne alcuni…) il che, ovviamente, esalta la concorrenza tra i gruppi.
Al secondo posto troviamo Firenze, teatro da anni dello scontro tra Coop ed Esselunga, col terzo incomodo Panorama. Firenze è anche di gran lunga la città dove si può risparmiare di più sulla spesa muovendosi da un’insegna all’altra.
A seguire troviamo altre città del centro nord: Treviso, Pisa, Padova e Arezzo. Anche in queste città la possibilità di risparmio è elevata, tra 723 e 1.032 euro.
La città più cara risulta essere Sassari e i maggiori centri del sud sono in fondo alla classifica dove, però, troviamo anche Ancona, Trento, Aosta e Bolzano.
Un dato importante che emerge dall’inchiesta è che nessuna catena, ormai, pratica lo stesso prezzo su tutto il terriotorio nazionale: i prezzi sono stabiliti in base alla concorrenza territoriale e variano anche di molto per lo stesso gruppo in città diverse.
Segreto di pulcinella. Le insegne applicano prezzi di vendita diversi per città, meglio, anche all’interno delle stesse città. Si sapeva da decenni. Alla faccia del potere d’acquisto, che cala, anche per i CCNL che danno redditi UGUALI a livello nazionale. Allora che si fanno a fare i contratti di fornitura nazionali? Beato chi vive in Veneto, o a Firenze. Io quando ci vado per lavoro, faccio la spesa e pure grossa!!
unicoop fi 2 3 4 nella graduatoria a livello provinciale nella classifica nazionale di altro consumo
facio la denuncia a esselunga di arezzo perche vende roba scaduta!!