Più di 350 assunzioni per il gruppo multinazionale tedesco Rewe, che in Italia, come si sa, controlla i supermercati Standa ed altre insegne della grande distribuzione come Pennymarket e Billa, per un totale di 190 punti vendita. Lo sviluppo della rete sul territorio prevede 10 aperture quest’anno, di cui cinque in Veneto (Billa) e cinque (Standa) tra Lombardia, Umbria, Abruzzo e Sardegna. Per il Veneto il personale ricercato è di 150 unità, tra specialisti del fresco (macellai, panettieri, gastronomi) e addetti alla vendita; altre 150 posizioni andranno coperte in altre regioni. Vanno aggiunte 50 opportunità aperte per il turn-over dei punti vendita di Milano e una decina di posizioni per neolaureati nella sede centrale di Milano. Francesco Rivolta è presidente di Rewe Italia e membro della giunta e presidente della commissione Lavoro di Confcommercio.
Le grandi realtà della distribuzione stanno facendo massicce assunzioni. È un settore anticiclico, che non entra in crisi? «Non so se si possa dire anticiclico. Noi stiamo facendo un numero di assunzioni che è simile a quello dell’anno scorso. Servono a coprire la programmazione dello sviluppo, che non si è fermata. Ma la crisi c’è. Per aprire un nuovo supermercato ci vogliono 3 o 4 anni, le prossime aperture erano già state programmate in passato».
Ma le vendite tengono e si investe in sviluppo, significa che il settore comunque se la cava bene? «I numeri del fatturato e del personale sono buoni perché le aziende tengono bassi i prezzi per vendere, erodendo la marginalità. Per un po’ è una politica sostenibile, ma non molto a lungo. Speriamo che la crisi finisca presto».
Fate molti contratti a termine? «No, la stragrande maggioranza delle assunzioni è a tempo indeterminato. In tutto, i dipendenti a tempo determinato rappresentano l’8% dei lavoratori».
Tra le nuove aperture c’è anche un supermercato in Abruzzo, a Pescara. Avete punti vendita anche all’Aquila? «Sì, all’Aquila abbiamo un punto vendita Standa proprio in pieno centro. Per riaprire dobbiamo attendere i sopralluoghi dei tecnici. Ma non è quella la cosa peggiore. Ci sono 35 dipendenti che hanno subito il disastro e ora stanno nelle tendopoli».
Ciao io abito a rivoli e da molto tempo c’è la standa…però oggi gli hanno cambiato il nome in Billa…a me non mi piace billa…e nn nome mai sentito prima..almeno standa lo conoscono in tanti…ma Billa fa schifo..!
Intanto, nel 2010, chiuderà la filiale di Moncalieri e le persone assunte nel 2009, rimarranno a casa senza lavoro. Speriamo in una soluzione soft del problema ma, essendo ormai l’Italia terra di conquista, la vedo dura. Cordiali saluti!