La crisi negli Stati Uniti non è come quella che stiamo vivendo noi. A chi capita di confrontarsi con chi vive nel Paese a stelle e strisce, come lo scrivente, viene da pensare alla fine dei colloqui: meno male che vivo in Italia. Il mercato immobiliare è in nettissimo calo (-7% da Ottobre 2007), il mercato del lavoro vive una stagnazione impressionante; tutto è fermo, terribilmente fermo. Così, come spesso capita, chi trae vantaggio da queste situazioni sono le catene della Grande Distribuzione dove l’offerta competitiva è tutta caratterizzata dal prezzo, ovvero il prezzo come leit motive del business. Chi vive da sempre questa politica è ovviamente Wal Mart, il colosso mondiale della Grande Distribuzione. Lo slogan del più grande Gruppo del mondo è sempre stato: “always low prices, always”, “ sempre prezzi bassi, sempre”. Negli ultimi tempi prevale un nuovo slogan sugli spot che vogliono colpire nuove attività emotive all’interno della percezione del consumatore: “ save money, live better” che significa “ risparmia soldi, vivi meglio”. Ed è azzeccatissimo: risparmia denaro per vivere meglio… che la situazione è difficile. Arriva diretta al cuore del problema quotidiano del consumatore americano. La nuova spinta propulsiva sta portando rinnovato vigore al fatturato, che dopo anni di situazione piatta, ritrova numeri positivi intorno all’8% (anno 2007). Chi vuole investire a Wall Street sa che su Wal Mart di questi tempi va abbastanza sul sicuro. Ma non è l’unica catena alimentare a “tirare” positivamente in Borsa: la moda del momento sono una serie di negozi a 99 centesimi di dollaro. In cima alle preferenze dei consumatori c’è “Jack’s 99 cents store” di Manhattan a New York. Anche la curiosissima ed originale catena “Dollar Tree” va benissimo: ovviamente anche questa è incentrata sull’offerta tutto a 99 cents, ma oltre a puntare al taglio dei prezzi, questa punta anche al taglio nei tempi negli acquisti: infatti per agevolare il consumatore ha tutti i suoi PdV uguali, stesse metrature, stessi prodotti nei medesimi posti. Tutto uguale in modo che il consumatore vada a memoria senza cercare nulla invano in nessun PdV. Al consumatore piace sempre di più anche la sua concorrente diretta “99 cents only store” che con i suoi 265 PdV senza fare una briciola di pubblicità ha portato il suo fatturato ad una crescita nel 2007 del 13%. Non un Discount, una variante che ha un messaggio inequivocabile: qui tutto costa 99 centesimi.
Ultimi Articoli
NielsenIQ: in Italia inflazione ad agosto al 10% mentre si rafforza...
NielsenIQ (NIQ) ne “Lo stato del Largo Consumo in Italia” analizza l’andamento dei consumi e delle abitudini di acquisto delle famiglie italiane per il...
Aldi consolida la rete di negozi in Lombardia con due nuove...
I nuovi store lombardi vantano una superficie media di oltre 800 m2 e verranno inaugurati
giovedì 28 settembre a Castiglione delle Stiviere (MN) e...
Barbera cresce in Italia e nel biologico: presente a Fruit Attraction...
Ottobre caldo per Barbera International, che ha in programma due appuntamenti fieristici internazionali a distanza ravvicinata.
Il Gruppo, specializzato nella produzione e commercializzazione della migliore frutta...
Consumi non alimentari: si spende sempre di più. Ma si cercano...
La spesa destinata ai prodotti non alimentari è ripartita: è aumentata, su base annua, in gran parte dei comparti del Non Food (anche con...
Una “casa” tutta nuova per Faggiola: il caseificio ora è pronto...
Grandi novità in casa Faggiola: la storica azienda di Palazzuolo sul Senio inaugura oggi il suo nuovo caseificio. In poco meno di due anni...
Caro Dott. Meneghini,
ho letto con molto interesse il suo articolo sui punti vendita con offerta a basso prezzo in auge in questo momento negli Usa. Le scrivo poichè, essendo appena tornato da un viaggio di lavoro a New York, ho avuto modo di visitare un “Jack’s 99 cents store” situato in Manhattan, di fronte la Madison Square Garden.
Quello che mi colpito è la grande quantità di referenze e l’offerta molto profonda di prodotti. Anche il reparto alimentari, situato al centro del punto vendita, ha una buona offerta. Interessante: una coka o una bottiglia di acqua minerale è offerta al prezzo di 99 centesimi di dollaro, mentre in altri punti vendita gli stessi prodotti sono offerti a 2 (o più) US$ (come l’AquaDeco – una bottiglia stile deco di acqua minerale canadese a 3 US$). Curiosa l’offerta di pandorini (in confezione tradizionale in cartoncino) di una primaria casa italiana, rigorosamente a 99 centesimi.
Originale la posizione delle casse, a metà della superficie di vendita (contro la parete) con commesse molto efficienti e che smaltiscono una grande quantità di clienti in pochissimo tempo.
Giuseppe
Buongiorno Giuseppe,
sono contento che l’articolo sia stato di Suo interesse, ma ancor più interessante è senza dubbio il suo attualissimo report sul gruppo “Jack’s 99 cents store”, di cui Lei a visitato il PdV considerato il suo Fiore all’Occhiello.
Grazie mille per la testimonianza.
Saluti
Andrea Meneghini
Buongiorno Dott. Meneghini,
trovo molto interessante questo nuovo fenomeno, proprio per questo motivo sono intenzionato a svolgere una tesi in questo settore.
Le sarei molto grato, se mi potesse indicarmi dei libri o dei papers che discutino questo argomento.
Grazie Molte
Vincenzo Mazziotta