La Whole Foods Market, una delle più grosse catene di supermercati statunitensi, che si occupa prevalentemente della distribuzione di prodotti biologici e naturali, ha posto in essere un’iniziativa che il 12 aprile ha fatto entrare a far parte del prestigioso Guinness dei Primati un prodotto italiano, uno dei più famosi formaggi della nostra terra, il Parmigiano-Reggiano. L’iniziativa da record, che ha previsto la contemporanea apertura in tutti i 270 magazzini delle forme di Parmigiano Reggiano stagionato 24 mesi, promossa dalla catena statunitense si è svolta nei tre Paesi dove opera il Retailer: Usa, Canada e Regno Unito. Il presidente del Consorzio Parmigiano-Reggiano, Giuseppe Alai, commenta: “Siamo ovviamente orgogliosi di questa originale impresa soprattutto perchè messa in atto da una catena ben nota per le sue rigorose scelte di alimenti naturali d’eccellenza e per questo da tempo molto legata al Parmigiano-Reggiano. Ogni anno i buyer di Whole Foods Market arrivano nel nostro comprensorio di produzione e selezionano le forme da inserire nella loro catena in base ai migliori profili organolettici; conoscono personalmente i produttori, e nei caseifici individuati scelgono il formaggio e seguono direttamente la stagionatura per due anni.”
Anche per Cathy Strange, buyer globale per i formaggi dell’azienda texana, “in un mondo di prodotti alimentari spesso indistinti, siamo orgogliosi di offrire una vera e propria opera d’arte naturale, ed è proprio la passione per il Parmigiano-Reggiano che ci porta a tentare questa nobile impresa dell’apertura contemporanea di forme di 24 mesi in 270 negozi, che si aggiunge alle tante iniziative che mettiamo in atto (degustazioni promozionali, suggerimenti di abbinamenti con altri alimenti, ricette per i nostri clienti) per far conoscere ed apprezzare un formaggio straordinario”.
Giuseppe Alai afferma che “la proposta del tradizionale metodo dell’apertura delle forme con il taglio a roccia valorizza ulteriormente una storia fatta di artigianalità, tradizione e natura, e certo contribuirà ad innalzare ulteriormente la notorietà del nostro prodotto nel mondo, con benefici che ci auguriamo si traducano in un aumento dei consumi che possa meglio premiare l’impegno dei nostri produttori anche in termini di quotazioni”.