Felipe Garcia è un importante giornalista nel settore della Grande Distribuzione spagnola, scrive sull’unica rivista destinata al settore che si chiama “Distribucion alimentaria quincenale”.
D: Qual è il tema dominante attualmente nella Grande Distribuzione spagnola?
R: Senza dubbio la questione dei prezzi; la stampa nazionale ha reso pubblica, in questi giorni, una relazione sull’andamento dei prezzi nella distribuzione alimentare: è emerso che nell’ultimo anno due imprese distributive hanno sensibilmente diminuito i loro prezzi al pubblico facendo di questa politica uno strumento di marketing: Supersol ed il colosso Carrefour. Su Carrefour non dico nulla, anche Voi italiani lo conoscete bene, Supersol invece è una catena di supermercati di medie e piccole dimensioni che adesso esce sulle principali reti nazionali esaltando la competitività dei suoi prezzi.
D: A parte l’esito di quest’anno, quali e quanti sono i retailer che fanno della politica dei prezzi la loro principale arma?
R: Alcampo (Auchan n.d.r.) e Carrefour, nel canale Iper, dominano questa politica.
Sempre su questo format Eroski cerca di contrastarli ma, pur applicando un efficace politica dei prezzi su questo formato, ha altri elementi di forza: la vastità degli assortimenti e l’innovazione dell’offerta. Nel canale Supermercati Mercadona rappresenta un gioiello distributivo, sempre coerente con la sua politica di every-day-low-price e con l’eleganza della sua forza. Peraltro è il gruppo distributivo con i migliori incrementi di fatturato negli ultimi due anni non solo in Spagna, ma nel mondo!!
Esiste poi, in verità, un’altra impresa distributiva, presente solo nella regione dell’Andalusia, con sede a Granada, che ha i prezzi più bassi di tutto il paese, e fa di ciò la sua unica politica: Dani.
Dani è un gruppo che consta di 19 magazzini, è un impresa familiare sapientemente diretta dal suo proprietario Daniel Lozano. Dani mantiene una politica di prezzi bassi tutto l’anno, non sono in periodi di offerta o sconti come fanno gli altri, e Lozano è cosciente che la risonanza mediatica dell’informazione, solitamente molto attenta qui da noi alle ragioni del consumatore, e da quella prodotta a gran voce dalla OCU (importantissima Unione di Consumatori spagnola) si converte poi in una pubblicità vendibile per la sua impresa che intende esaltare questa distinzione pubblicizzando l’esito annuale della OCU in tutte le località dell’Andalusia.
D: Il consumatore spagnolo è diffidente rispetto ai prodotti a marca commerciale del distributore?
R: Per nulla, in nessun settore. Storicamente El Corte Ingles ha sempre venduto suoi prodotti riconosciuti dal consumatore spagnolo di buona qualità, così anche nell’alimentare non c’è stata grande diffidenza al riguardo, ma anche in Francia, da quello che so, è così. Anche lì, come da noi la private label è applicata indistintamente su tutte le categorie e con ottimi risultati.