Secondo ACNielsen otto consumatori inglesi su dieci considerano i prodotti in Private Label una valida alternativa ai prodotti branded. I confronti sul posizionamento, sulla qualità e sul prezzo vedono questi come vantaggi competitivi propri della Private Label, ed il 70% ritiene che la qualità, in particolare, sia identica a quella dei prodotti Branded. Non solo: la fiducia nei prodotti a marca commerciale è tale che solo il 10% dei consumatori inglesi ha dichiarato di non avere alcuna propensione al loro acquisto. Allora viene da domandarsi: quale strategia è stata applicata dai retailers inglesi, per arrivare al punto d’arrivo dell’offerta della marca commerciale, ovvero la capacità di entrare nei carrelli in modo emozionale? Di sicuro ha contribuito la propensione dei principali retailers del paese (quattro che detengono l’80% del mercato) a differenziare l’offerta della marca commerciale. Tesco, ad esempio, passa da prodotti Tesco Value, di primissimo prezzo, a prodotti Tesco Finest, ottima linea premium. Secondo alcuni studiosi, ha contribuito molto il mondo della moda ad affermare prodotti premium in private label, infatti anche i grandi magazzini hanno dirottato gli acquisti dei consumers verso prodotti propri (es. Primax). Di fatto tale tendenza ha incentivato tutto il mondo della marca commerciale, anche quello del famigerato discount. Il Discounter in Inghilterra sta tentando in tutte le maniere a farsi largo, secondo gli ultimi dati statistici esiste una ripresa di quel mercato, soprattutto grazie a nuove politiche rivolte all’incremento assortimentale della private label.
Lidl ed Aldi soprattutto, pur faticando da sempre nel mercato inglese, stanno acquisendo timide quote di mercato, e quote stanno acquisendo i loro prodotti in private label: beninteso si tratta di marca commerciale “me-too”, ovvero prodotti con immagine scarnissima rispondente ad un prodotto molto economico e di scarso valore, ma in ogni caso, superata la barriera della diffidenza sociale, anche queste hanno successo. Tutto questo fermento sta portando il mercato inglese della Grande Distribuzione ad una più accesa competitività, la novità è che questa volta la “battaglia” si svolge anche sui diversi formati.