Cialde, capsule e caffè macinato: gli scaffali dei supermercati dopo essere stati praticamente bloccati (salvo qualche inserimento di nuovi brand) per molti anni, con l’avvento delle cialde prima e delle capsule poi sono cambiati radicalmente.
Dieci anni fa, quando le capsule erano già nel pieno della loro corsa, non erano molte le insegne che aggiornavano velocemente la loro offerta correndo incontro alle nuove esigenze. Anzi, erano i fornitori stessi che talvolta negavano l’evidenza; non si volevano convincere che il mondo cambiava e che le capsule portavano un cambio storico, dove la categoria mai sarebbe stata come prima. La capsule ha fatto schizzare al cielo il costo del caffè €/kg, tramortito in un primo momento molti brand a scaffale ben noti, aggiornato le strategie dei retailer soprattutto sulla MDD, insomma si è vissuta una vera e propria rivoluzione.
Dopo il Covid che aveva riportato il consumatore a vecchie abitudini (caffè macinato) poi di nuovo abbandonate, dopo l’inflazione che ha mortificato i prezzi al pubblico e costretto aziende e retailer a fare nuove scelte, a che punto siamo arrivati? Qual è oggi la distribuzione del fatturato tra caffè macinato e capsule?
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