I piccoli supermercati sono al traguardo, solo il Discount può crescere sull’estrema prossimità. I casi In’s e Penny

La profonda crisi del Libero Servizio fa da contraltare alla grande crescita dei discount che si dedicano all'estrema prossimità. Ecco i numeri delle vendite e delle redditività di In's e Penny.

Della crisi del Libero Servizio si stanno scrivendo fiumi di inchiostro perchè è un dato di fatto che il modello del “Convenience Store” all’italiana deve essere completamente ripensato, la sua funzione di supermercato in miniatura è arrivata al capolinea.

In verità esistono già nuovi modelli di format su queste metrature che stanno funzionando molto bene, a giudicare dai bilanci di esercizio delle imprese che hanno come focus questo modello di business.

Si sta facendo riferimento a due discounters che nei ultimi anni sono cresciuti molto: In’s e Penny Market.

Entrambi rappresentano uno stereotipo di format di convenienza rivolto al vicinato senza la presenza strategica di grandi marche e con una centralità rilevante delle proprie MDD. In due parole il format discount in versione estrema prossimità.

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Lo studio dei grandi retailer della categoria (Lidl, Eurospin, Aldi e MD Spa) è attuale e complesso, gli effetti dei grandi formati cambiano a seconda dei territori, in relazione ai distinti assortimenti ed alle distinte strategie.

Differente è l’interpretazione dell’offerta di chi si rivolge al vicinato, come appunto Penny e IN’s.

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È bene precisare che la pubblicazione dei loro risultati di bilancio di qualche settimana fa ci ha dato qualche certezza: le due aziende non sono più due comprimarie del mondo discount, stanno entrando di diritto nello scenario che conta grazie ai risultati che stanno ottenendo negli ultimi anni.

Oggi esaminiamo i loro numeri, le loro strategie di vendita, i risultati dei negozi suddivisi per format e mettiamo a confronto i numeri che il datafinder, software della società Istituto Georetail Italia ci consegna.

È bene specificare che i numeri riportati sono estratti dai bilanci di esercizio e non dalle vendite a scanner, che comprendono solo una parte dell’assortimento.

L’analisi metterà in risalto alcuni aspetti peculiari dei loro business, ad esempio, pur concentrandosi entrambi nei formati di vicinato, esistono solide differenze tra le due insegne: dalla geografia in cui si distribuiscono ai formati di vendita con cui si concentrano maggiormente, per arrivare ai risultati delle vendite (medie dei punti vendita e redditività per mq) esistono differenze che in questo studio verranno messe in evidenza.

Penny market consta di quasi 420 punti vendita di cui il 44% nel nord ovest, il 6% nel nord est, il 25% nel centro Italia e Sardegna ed il 25% nel sud Italia Sicilia compresa.


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