La siccità ha determinato la quantità dell’ultima campagna olearia in più Paesi. In Spagna, dove lo scorso anno si registrò una produzione di 1.400.000 tonnellate, quest’anno si chiuderà con circa 700.000 tonnellate. Soffre anche l’Italia ma in misura minore.
Nel nostro Paese lo scorso anno si sono prodotte 320.000 tonnellate che quest’anno si aggirano a 200.000. Tra le regioni italiane, la Puglia ha risentito maggiormente delle criticità climatiche (-30%) mentre la Sicilia risulta tra le meno colpite e tra le più performanti. Il risultato di questa situazione climatica porterà a una ipervalorizzazione dell’olio, soprattutto di quello comunitario, che conterrà le differenze di prezzo a scaffale rispetto all’olio italiano.
La siccità ha determinato la quantità dell’ultima campagna olearia in più Paesi. In Spagna, dove lo scorso anno si registrò una produzione di 1.400.000 tonnellate, quest’anno si chiuderà con circa 700.000 tonnellate. Soffre anche l’Italia ma in misura minore. Nel nostro Paese lo scorso anno si sono prodotte 320.000 tonnellate che quest’anno si aggirano a 200.000. Tra le regioni italiane, la Puglia ha risentito maggiormente delle criticità climatiche (-30%) mentre la Sicilia risulta tra le meno colpite e tra le più performanti. Il risultato di questa situazione climatica porterà a una ipervalorizzazione dell’olio, soprattutto di quello comunitario, che conterrà le differenze di prezzo a scaffale rispetto all’olio italiano.
“La campagna siciliana conferma la qualità del suo olio – sottolinea Salvatore Bono, General Manager Packaged Division di Bonolio srl – perché gli ulivi sono sani e non sono stati intaccati da agenti esterni. Ci inseriamo con forza in questo contesto consapevoli del valore dei nostri prodotti in un anno che cambierà certamente le dinamiche del mercato. Con questa consapevolezza ci presentiamo a Marca 2023 (padiglione 22, stand B/3) dove saranno presenti tutte le nostre linee tra cui l’Italiano Filtrato e Non Filtrato, e gli oli certificati Igp Sicilia, ideale per i piatti della cucina mediterranea, l’olio Val di Mazara Dop, frutto della selezione delle migliori cultivar della Sicilia centro-occidentale, cioè quell’area ricadente nella Dop Val Di Mazara, e il Dop Valle del Belice, realizzato dalla spremitura della cultivar Nocellara del Belice, una pregiata monocultivar proveniente dal territorio di sei comuni della provincia di Trapani, cioè quell’area ricadente nella Denominazione di Origine Protetta Valle del Belice. Forti di linee capaci di rappresentare le varie esigenze in cucina procediamo con determinazione affrontando le sfide del mercato, in continua evoluzione”.
In uno scenario socio-economico ed agricolo come quello fin qui rappresentato, l’azienda ha voluto inoltre attuare importanti strategie a sostegno del potere di acquisto dei clienti decidendo di contenere al massimo l’effetto inflattivo aumentando il meno possibile il prezzo dell’olio per evitare eccessive differenze a scaffale rispetto allo scorso anno. “Questa scelta -aggiunge Zagarrì- dovrà ovviamente tenere conto della fluttuazione di mercato che non ci permette di stabilire, da oggi a 6 mesi, quello che succederà. Quello che ci preme però è di dare un segnale forte scommettendo in prima persona sulla qualità del nostro olio”.
Fonte Dati: ISMEA
Contenuto offerto da Bonolio SRL