Nato nel 1972 come “Cash & Carry Consorziati” grazie all’intuizione di alcuni grossisti alimentari guidati da Italo Andena, il gruppo divenuto C3 nel 1985 riunisce oggi venti imprese radicate in tutta Italia, con insegne fortemente fidelizzate e specializzate nella Distribuzione Moderna. Una solida realtà che insieme a Crai Secom, Despar Servizi e D.It ha dato vista anche a “Forum”, supercentrale d’acquisto che si posiziona fra le prime a livello nazionale grazie alla capillare presenza sul territorio di circa cinquemila negozi in tutti in canali.
Cinquant’anni di storia, quelli di C3 fatti di continuità, valori e capacità di interpretare le necessità del mercato, come racconta a GDONews il direttore commerciale Eugenio Morlacchi.
Mezzo secolo di attività è un traguardo ragguardevole e sicuramente pieno di soddisfazioni ma qual è l’obiettivo più importante che il gruppo ha ottenuto in questi cinquant’anni?
“Gli obiettivi raggiunti sono stati molti e tutti importanti, ma il nostro vero traguardo è quello di essere ancora un gruppo orgoglioso della propria continuità. I valori che ci hanno trasmesso i soci fondatori sono i medesimi della nostra attuale condizione. Siamo al passo con il tempo che stiamo vivendo e infatti ci ritroviamo, come tutti, in piena bagarre di tensioni legate ai fortissimi rialzi delle materie prime, dell’energia e di tutti i costi accessori legati a imballi e supporti di packaging. Come sempre siamo pronti a trovare con l’industria la soluzione per essere il più collaborativi possibile”.
Gli ultimi dieci anni hanno cambiato la conformazione della GDO, C3 come ha affrontato questo difficile periodo e come si è adattata?
“Abbiamo continuato a lavorare nella direzione della “parsimonia”, tagliando tutti i costi in esubero e rivedendo al nostro interno ruoli e mansioni da allargare agli otto dipendenti che formano in sintesi il C3 dal 1990. Nella nostra strategia è comunque rimasta la medesima: puntare su EDLP che considero la nostra vera leva di forza, utilizzata dalle catene della distribuzione di prossimità “conveniente” (ex Discount) per prendere sempre di più quote di mercato alla distribuzione moderna”.
Fino a qualche anno fa il mercato era maggiormente mobile, le imprese territoriali e i gruppi migravano da una centrale all’altra con più disinvoltura, oggi questo è più complicato. Quali fattori hanno determinato questo cambiamento?
“In questi anni abbiamo assistito a un consolidamento delle insegne in distribuzione, direi che ormai tre di queste centrali hanno raggiunto il 70% circa della quota di mercato. Alcune sono consolidate definitivamente, vuoi per un progetto legato allo sviluppo dell’insegna, vuoi per una questione di convenienza legata all’opportunità di farne parte per ragioni commerciali, pur conservando le proprie distinte caratteristiche. Una cosa è certa: le realtà “migratorie” sono quelle che difficilmente trovano un assetto in linea con le direttive della super centrale, vieppiù che i servizi che offrono queste realtà allargate non sono quasi mai assimilati dalle insegne migratorie e tutto rischia di trasformarsi in ridondanza di spese e non d’investimenti”.
C3 raggruppa soci molto eterogenei, qual è il punto di incontro che li lega?
“Sicuramente la voglia di sentirsi imprenditori liberi. Questo significa metterci sempre la faccia e prendersi le responsabilità direttamente nell’area di competenza. In questi 32 anni di vita al loro fianco ho avvertito sin dall’inizio la necessità di essere flessibile e agile nel muovere con rapidità le decisioni per tutta la squadra e le leve per ottenere i migliori risultati richiesti. L’attenzione e, a volte, la durezza nella gestione del rapporto, fa sentire sempre tutti parte del progetto. Questo è il vero valore aggiunto che fa la differenza”.
Quali sono i progetti futuri della super centrale Forum? Oltre ad accordi sugli acquisti quali sono le aree che possono essere condivise tra i vari soci?
“Forum è nata da appena due anni, abbiamo gettato le basi grazie ai consiglieri che la compongono e ai colleghi del direttivo delle quattro diverse insegne. Ci tengo a ringraziare tutti i buyer e negoziatori degli accordi di ciascun team per ogni categoria. Nella mia vita commerciale non ho mai visto un team di professionisti giovani ed esperti amalgamarsi e partecipare con tanto entusiasmo e tale competenza come in questa centrale. Devo inoltre riconoscere l’ottimo lavoro del nostro Direttore Generale Enrico Fattori che ha messo tutto il suo know-how per facilitare questa complessa integrazione di insegne diverse in così poco tempo. Non posso dimenticare anche il lavoro prestato da tutti, fin dai primissimi giorni di questo ambizioso progetto, in primis dal presidente di Forum Pippo Cannillo. Da qualche settimana stiamo anche lavorando in piena sintonia per alimentare il tema dei servizi allargati ai soci nei diversi canali”.
Come chiuderete l’anno come fatturato dato dalla somma delle prestazioni dei vostri soci?
“Abbiamo preparato un “ristretto” di comunicato che daremo con all’inizio 2023 e dove lasceremo i progetti di sviluppo piuttosto che di consolidamento. Il Consiglio di Amministrazione C3 ha dato il via per la sua pubblicazione e i numeri sono ancora positivi e prossimi alla crescita a due cifre. Personalmente sono entusiasta nel leggere ancora dei dati di questo tipo che dovremmo proiettare per tutto il prossimo anno, pur auspicando che il conflitto in Ucraina si vada a chiudere quanto prima. Anche grazie alla nostra lunga esperienza confidiamo di rimanere ancora tra i protagonisti del mercato. Colgo l’occasione per augurare a tutti i colleghi impegnati in distribuzione, particolarmente coinvolti in questo momento davvero durissimo, un felice Natale ed una vera ripresa economica 2023”.