Dopo aver analizzato tutti i gruppi della super centrale ESD e subito dopo tutti quelli del gruppo VèGè, approcciamo oggi un universo della DO complesso, quello di Forum. Complesso per la numerica delle imprese ad essa associate, ma anche complessa per la ramificazione di un fatturato che si divide in migliaia di partite IVA di soci ed affiliati in tutto il territorio nazionale. Per comprendere meglio: dalle circa 1700 partite IVA di ESD, eravamo passati alle oltre 2500 di Gruppo VèGè per approdare ora ad oltre 3200 di Forum, che a loro volta esprimono circa 4000 punti vendita.
L’aggregazione nata nel 2020 dall’alleanza tra Despar Italia, Crai, D.It e C3 è una roccaforte dei piccoli negozi di vicinato, un minimo comun denominatore che aiuta molto i processi decisionali dentro di essa. C3, a dire il vero, è leggermente differente, consta di piccoli gruppi ma assieme ad altri più grandi e performanti soprattutto in alcuni territori d’Italia.
L’analisi di tutti i bilanci porta a galla numeri interessanti, non previsti dal normale conteggio delle quote di mercato. Come vedremo l’organizzazione, nel suo complesso, ha perso quote di mercato; è ciò sia perchè il confronto con l’anno 2020 e 2021 è stato impietoso, furono loro i veri protagonisti del periodo COVID-19 con i piccoli negozi di vicinato, però come fu eccezionale quel periodo lo è stato altrettanto in negativo l’anno successivo. Il 2021 per la piccola distribuzione è stato per queste ragioni un periodo di tensione, e la speranza di tornare ad essere protagonisti si infranse definitivamente contro una realtà che, parallelamente a quanto appena scritto, ha visto la crescita dei discount arrivare a raggiungere numeri di sell out mai ottenuti in precedenza, e proprio in diretta concorrenza con le piccole realtà protagoniste di Forum.
I numeri che porteremo a galla sono stati prodotti dall’analisi realizzata con i database di Istituto Georetail Italia, i quali – lo ripetiamo – hanno accumulato tutti i ricavi di tutte le partite IVA omogeneizzandole con le quote di mercato, che sono solo quelle derivanti dalla vendita al dettaglio (e non all’ingrosso), tenendo ovviamente conto che diversi Cedi svolgono entrambe le attività. Il primo grafico nel merito del fatturato realizzato nel 2020 e quello nel 2021, ed anche della numerica dei punti vendita esistenti nei due anni (che varia tantissimo). In ragione di questi, le quote di mercato nazionali, esclusi ovviamente i discount, si sono aggiornate nettamente, e sotto un altro grafico ne descrive i cambi. Interessante, infine analizzare le quote di mercato nei vari cluster di vendita ed il confronto diretto tra tutte le imprese della super centrale. Lo studio inizia con il fatturato totale alle vendite raggiunto dalle oltre 3200 imprese e il trend della numerica dei punti vendita negli ultimi due anni di bilancio.
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