Fino a sessant’anni fa nessuno avrebbe mai immaginato di poter mangiare qualsiasi pietanza di cui si ha desiderio tutti i giorni, più volte al giorno. Oggi non solo abbiamo a disposizione quantità esorbitanti di ogni genere di cibo, ma ci ritroviamo costretti ad affrontare le inarrestabili conseguenze delle azioni compiute per ottenere questo stile di vita.
Produrre un qualunque alimento implica un ingente impiego di risorse naturali, energetiche e umane, ma soprattutto implica anche la produzione di una grande quantità di rifiuti e scarti che spesso sono difficili da smaltire o da recuperare.
Il surriscaldamento globale avanza impetuoso nelle nostre vite ed è ormai impossibile ignorarlo. Di conseguenza abbiamo iniziato a parlare di sostenibilità, lotta agli sprechi e consapevolezza. Ma come si diventa davvero sostenibili? Semplice, tornando un po’ indietro, quanto basta per comprendere che è necessario acquistare consapevolezza dei limiti delle risorse a nostra disposizione. Non si tratta di stravolgere le proprie esistenze o di fare enormi rinunce, basterebbe cominciare da semplici gesti quotidiani come evitare di buttare via il cibo.
Parlando con Alessandro Caminati, amministratore delegato dell’azienda Fumaiolo, produttrice di pasta fresca surgelata e piadina, abbiamo affrontato l’argomento: “Tutti parlano di sostenibilità come se fosse una cosa astratta, difficile da mettere in pratica e chissà con quali enormi rinunce. Quando è iniziata l’avventura di Fumaiolo non vi erano tutti i problemi che ci sono oggi, eppure il pensiero alla base della creazione di questa azienda è sempre stato quello di realizzare qualcosa di naturale, buono e genuino. Il metodo che abbiamo ritenuto più adeguato alle nostre esigenze è la surgelazione, un metodo che non solo permette di mantenere intatte le proprietà organolettiche dei prodotti senza l’ausilio di altri conservanti, ma anche un metodo antispreco.”
Ma cosa si intende oggi per ‘antispreco’? “I surgelati hanno un enorme vantaggio, il loro stato consente loro una durata nel tempo molto superiore rispetto al fresco mantenendo standard di qualità e gusto pressoché identici. Un prodotto surgelato non solo ha una shelf-life molto lunga, ma una volta aperto il prodotto è possibile prendere semplicemente la quantità desiderata e poi riporlo in freezer, evitando così di sprecare ciò che non viene utilizzato”.
I surgelati, per troppo tempo demonizzati dal consumatore medio in quanto ancora non a conoscenza di tutte le sue caratteristiche vantaggiose, stanno finalmente conquistando il posto meritato all’interno dei carrelli degli italiani. Per quanto drammatico sia stato il periodo pandemico (probabilmente non ancora concluso), ha portato in tutti una maggiore consapevolezza e un forte senso di responsabilità.
I vari lockdown, con annesse limitazioni e file interminabili all’interno dei supermercati, hanno spinto gli italiani a cercare metodi più “smart” per fare la spesa, puntando all’acquisto di alimenti che durassero a lungo ma che mantenessero un alto standard qualitativo. Si è iniziato a parlare molto di più dei surgelati e a spiegarne le reali caratteristiche, questa maggior diffusione di informazioni corrette ha dato un forte input ai consumatori che hanno cominciato a rivalutare il surgelato.
“Per noi essere sostenibili è naturale e necessario. Basta iniziare ad agire come se le risorse in nostro possesso non fossero illimitate, una cosa che per i nostri genitori e nonni era scontata e che oggi si è persa. Noi di Fumaiolo cerchiamo di mettere sempre in pratica i nostri principi e di essere responsabili nei confronti delle preziose risorse che la natura ci offre”.
Navigando sul sito www.fumaiolo.com è possibile notare che vi è in atto una politica di sostenibilità che riguarda più ambiti, per esempio per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro vi è una forte attenzione ai cicli di lavorazione dei prodotti dove, al termine della produzione di una referenza, tutta l’azienda viene sanificata per evitare possibili contaminazioni nelle lavorazioni successive. Anche per quanto riguarda i materiali utilizzati per il confezionamento ci sono delle novità “il nostro obiettivo è ridurre fino ad eliminare completamente la plastica dai nostri pack, abbiamo già iniziato modificando gli involucri di diverse referenze di pasta che sono già adesso presenti in diversi supermercati sottoforma di vaschette compostabili rivestite da uno strato esterno di cartone riciclabile. Speriamo di riuscire presto ad eliminare totalmente la plastica da tutte le nostre referenze, inclusa la piadina. Siamo fermamente convinti che con la giusta dose di impegno da parte di tutti quanti le cose possano cambiare, diventare sostenibili non è una scelta ma una necessità.”