Società 100% italiana, di proprietà della Holding Carisma, il Gruppo Fini è una grande realtà produttiva dell’alimentare con sede a Modena che, tra i suoi marchi, conta Fini – nato nel 1912 e quindi con ben 110 anni di storia – e PAF, rilanciato nel 2021: due icone della pasta fresca ripiena che hanno portato in Italia e nel mondo il gusto della tradizione gastronomica emiliana.

“Da Telesforo Fini – ci racconta Luigi Famulari, Chief Marketing Officer del Gruppo Fini, e le prime produzioni artigianali di pasta fresca sono passati ormai undici decenni ma valori come tradizione e territorio sono ancora il nostro punto di riferimento in Gruppo Fini. E chiaramente l’azienda, con la sua attuale offerta di pasta fresca ripiena incentrata proprio su qualità, tradizione ed italianità, ha beneficiato dell’andamento positivo del comparto e chiuso l’anno in modo estremamente soddisfacente. Di fatto – aggiunge – nonostante le difficoltà vissute dal largo consumo, il 2021 è stato l’ennesimo anno positivo per la pasta fresca ripiena, che ha chiuso con una crescita a valore. La pasta fresca ripiena, come poche altre categorie dell’alimentare, si conferma infatti totalmente in linea con le richieste di praticità, genuinità e gusto dei consumatori italiani e, grazie alla sua appartenenza alla tradizione gastronomica nostrana, si sta accreditando sempre più nella quotidianità dei pasti in casa”. 

Il tema della sostenibilità è quanto mai attuale e necessario per rimanere competitivi sul mercato: cosa sta facendo GRUPPO FINI in tal senso? Quali sono i propositi già realizzati e quali quelli in via di realizzazione? 

In Gruppo Fini abbiamo da sempre un approccio molto concreto e pragmatico alla sostenibilità che si articola principalmente secondo 3 direttrici.

Innanzitutto l’implementazione di processi produttivi volti a minimizzare l’impatto ambientale, in cui si inseriscono la gran parte degli investimenti fatti nel corso degli ultimi anni presso lo stabilimento di Ravarino (MO), come la certificazione AUA per acqua-emissioni-rumore, l’introduzione della raccolta differenziata ed il riutilizzo degli scarti di produzione, nonché la decisione di dotarsi di un impianto fotovoltaico di proprietà per alimentare lo stabilimento stesso che consente un risparmio annuo di 368 tons di anidride carbonica equivalente (CO2e ).

In secondo luogo, la scelta di ingredienti e materie prime di alta qualità e di valorizzazione del “Made in Italy”, come la scelta di utilizzare esclusivamente farine e uova da galline allevate a terra di provenienza 100% Italiana per la sfoglia, carne 100% italiana nei ripieni base carne, nonché l’utilizzo di diversi ingredienti DOP/IGP come la Mortadella Bologna IGP, il Parmigiano Reggiano DOP, il Gorgonzola DOP ed il Pecorino Romano DOP.

In ultimo, ma non per importanza, la decisione di utilizzare imballi volti a minimizzare la creazione di rifiuti e favorire un’economia circolare, come i cartoni 100% riciclati e riciclabili con certificazione FSC già utilizzati per tutti i prodotti. E tra i prossimi obiettivi, la sfida, che ci vede tutti impegnati, di convertire le attuali vaschette in un mono materiale che consenta la piena riciclabilità senza alcun impatto sulla qualità organolettica del prodotto e sulla sua vita utile a scaffale. 

Il 2022 è iniziato molto in salita tra la recrudescenza del Covid, con le conseguenti quarantene, e gli incrementi indiscriminati delle materie prime: qual è la situazione di GRUPPO FINI? Le negoziazioni con la GDO come procedono?

Le difficoltà sono note e comuni a tutti gli operatori del comparto alimentare, con significativi incrementi di costo lungo l’intera filiera agro-alimentare (dall’energia ai trasporti passando per materie prime e imballi) e crescenti difficoltà di approvvigionamento legati alla scarsità di alcune materie prime. Gruppo Fini chiaramente non è esente da tali problematiche ma dal canto suo può contare su numerose relazioni commerciali di lungo periodo e diverse filiere dedicate che stanno contribuendo a mitigare le tensioni in essere. La maggior parte delle materie prime utilizzate provengono infatti dalle aree agricole della nostra regione e vicine al nostro stabilimento produttivo di Ravarino.

Quali sono le novità che state sviluppando e che presenterete al mercato nell’anno in corso?

Per celebrare degnamente il 110° anniversario, a partire da maggio di quest’anno, la gamma pasta fresca ripiena a marchio Fini sarà oggetto di un importantissimo rinnovamento. Ben 15 nuovi prodotti arriveranno progressivamente a scaffale con ricette, ripieni ed una veste grafica totalmente rivisitati per portare sugli scaffali della GDO, e di lì nelle case degli italiani, tutto il gusto dell’autentico saper fare emiliano. 

Gusto e genuinità sono infatti le costanti di un percorso secolare fatto dalla nostra azienda che ha saputo restare fedele alla propria mission, ovvero quella di offrire ai propri consumatori i grandi piatti e prodotti di un territorio che ha fatto della buona tavola uno dei propri elementi identitari.

La nuova linea di pasta fresca ripiena racchiuderà in sé 110 anni di storia, un profondo legame con il territorio ed un gusto unico per soddisfare i sempre più esigenti palati dei consumatori italiani. E non solo. Se attualmente l’export pesa meno del 10% del nostro fatturato di pasta fresca ripiena, infatti, con questo restyling contiamo di stimolare uno sviluppo esponenziale nel corso dei prossimi 3 anni.